Regia di Scott McGehee, David Siegel vedi scheda film
Margaret (Tilda Swinton non aveva più avuto un personaggio di questo spessore da molto tempo) è una madre, una casalinga, ”abituata alle emergenze“ - come scrive Elisabeth Sanxay Holding in ”The Blank Wall“ (il romanzo degli anni ‘40) al quale si sono ispirati i due registi-sceneggiatori-produttori Scott McGehee e David Siegel. Per Margaret i problemi da risolvere prontamente sono quelle dei figli, della casa, del suocero. Concreta, decisa e affettuosa. È quasi sempre da sola perché il marito è un ufficiale di Marina imbarcato su una portaerei. Sullo sfondo, un lago, una foresta, una natura protettiva e soffocante. La trama ordinata e prevedibile della vita della protagonista è sconvolta dalla morte accidentale dell’amante del figlio maggiore omosessuale, Beau. L’intruso annega nel lago e Margaret deve far sparire il cadavere, cancellare le tracce e gli indizi, ma qualcuno (Goran Vinsjic di “E.R.”) sa e la ricatta. La Swinton è il centro di gravità del plot, il motore mobile e sensibile di un thriller maternale, intelligente, non ”effettato“, coinvolgente. Messa in scena e fotografia avvolgono gli spettatori e i personaggi in un universo acquatico, da placenta, anche quando l’azione si sviluppa sulla terraferma. Suspense sottile e panico represso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta