Regia di Eduardo Tartaglia vedi scheda film
Un pescatore napoletano deve rinunciare al suo lavoro: non si guadagna più abbastanza per vivere. L’alternativa migliore che gli viene in mente è quella di fare da scafista per gli albanesi. La tragedia, dai risvolti però comici, incombe.
Il mare non c’è paragone è l’opera prima del ‘Salemme mancato’ Eduardo Tartaglia, convinto continuatore della commedia partenopea fatta di arte di arrangiarsi, un minimo di satira sociale, giochi di parole ed equivoci grossolani, caratteri sopra le righe; non un brutto lavoro, ma certo privo di particolare verve come un prodotto di questo tipo richiederebbe, e specie nella prima metà della storia ben poco originale. La sceneggiatura firmata dallo stesso regista e protagonista è sufficientemente solida nella struttura della trama e si chiude in un interessante finale aperto, ma l’approfondimento dei personaggi lascia un po’ a desiderare e il ritmo va e viene. In scena oltre a Tartaglia troviamo Sabrina Impacciatore, Aldo Giuffrè, Lucio Allocca, Carlo Buccirosso, Regina Bianchi, Gigi Savoia, Vanessa Gallipoli e la moglie del regista, Veronica Mazza: cast adeguatissimo, specie per un esordio. Il secondo lavoro di Tartaglia arriverà solamente sei anni più tardi e sarà Ci sta un francese, un inglese e un napoletano (2008), proseguendo sulla medesima scia. 4,5/10.
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