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Campo di battaglia

Regia di Gianni Amelio vedi scheda film

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La recensione su Campo di battaglia

di orsotenerone
6 stelle

Campo di battaglia è un film che parla di guerra, senza farla mai vedere: un po’ come “Zona di interesse”, ma con significati e motivazioni diverse. 

Qui, il campo di battaglia non è la trincea ma l’ospedale, e la battaglia non è la guerra in sé, ma la mentalità diversa dei due medici. 

C’è anche un’altra battaglia, che è quella della ragazza, che è costretta a non laurearsi in quanto donna. 

Il film presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2024 prende spunto da un libro anche se il regista Gianni Amelio modifica molte cose, come ad esempio, la localizzazione del posto: Nel libro il tutto si svolge a Milano mentre nel film è in Friuli. 

La durezza del mondo di quegli anni, con la guerra e l’epidemia si riflette perfettamente nel mondo che viviamo oggi, ed è forse un richiamo proprio a questa società. 

Due volte nel film viene ripresa la frase: “qui non muore nessuno” che evidentemente è un eufemismo in quanto sia per la guerra sia per l’epidemia, di morti ce ne sono stati tanti e lo mette nero su bianco anche alla fine del film il regista.

Amelio sottolinea anche le differenze sociali che c’erano all’epoca; nella scena del matrimonio uno dei due dottori fa notare la diversità di conoscenza e cultura tra loro e i popolani che si stanno sposando.

Questa differenza è sottolineata anche sul tavolo: loro due (i due medici), sono gli unici ad avere il calice, gli altri hanno un classico bicchiere da osteria.

Campo di Battaglia: le conclusioni

Probabilmente, questo è un film che deluderà.

Chi cercava qualcosa di attivo per la Prima guerra mondiale, delle azioni, delle battaglie: non le troverà.

Qui le battaglie sono tutte interne nell’animo, nel modo di vedere il mondo, nel cercare di essere sé stessi.

Sembra di no, ma questo film ha molta a che fare col femminismo, con la voglia di realizzazione della donna, che in quell’epoca ancora non era nemmeno pensabile; mentre al giorno d’oggi fa ancora fatica a poter dimostrare il proprio valore. 

Il campo di battaglia, che è l’ospedale, è un film sulla guerra: su qualunque guerra, sulla non differenza di colori, etnie, sessi: chi muore sia esso da una parte o dall’altra è semplicemente una vittima dell’egoismo di alcuni.

 
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