Durante la Prima guerra mondiale, il dottor Stefano Zorzi trascorre le sue giornate nella Clinica delle esenzioni, affrontando non solo le ferite fisiche dei combattenti provenienti dal fronte, ma anche le oscure arti della simulazione e dell’autolesionismo dei soldati che cercano disperatamente di sfuggire alla crudeltà della guerra. Questa battaglia quotidiana lo trasforma da medico compassionevole a ispettore risoluto, pronto a portare di fronte al tribunale militare coloro che abusano della propria salute per fuggire dal fronte. Il vecchio amico e collega dottor Giulio Farradi, invece, è profondamente contrario alla guerra e al posto di curarli, fa ammalare i soldati o li aiuta ad auto lesionarsi, cercando in tal modo di salvarli da un destino ben più terribile. L’amicizia tra Stefano e Giulio si trasforma in una competizione silenziosa che va oltre la sfera professionale, estendendosi anche alle intricatissime relazioni sentimentali con la coraggiosa infermiera Anna. Tuttavia, nel 1918, la grande epidemia di influenza spagnola si abbatte sulla città.
La prima parte del film avvince ma la storia si perde un po' nella seconda parte, il sacrificio del buon medico Borghi per sperimentare su di se possibili soluzioni ai problemi del mondo non l'ho molto capita nella trama... Per il resto ottime interpretazioni (Borghi in primis) e costumi/scenografie molto curate cosi' come la fotografia.
E'un buon film, d'altronde Amelio, che a me piace, è quasi una garanzia. La prima parte è ottima, fluida ed incisiva, la seconda è più frammentata e dispersiva, come se il regista oltre al tema della guerra, volesse dire altre cose, che però restano solo abbozzate. Bella la fotografia, buone le interpretazioni, Borghi su tutti.3 stelle e mezzo
Un film necessario, come si usa dire, ma a chi? A noi che di guerre siamo ormai esperti da salotto? Ai signori della guerra che lucrano a man bassa? A Dio? Si, forse a lui, se mai si ricorderà di questa specie che un giorno gli uscì proprio male dalle mani, ops, dalla bacchetta magica.
un film necessario, perchè è bello e perchè parla di qualcosa che accompagna la vita degli esseri umani come la vita, come il respiro, come la morte, e come i "mai più" che ciclicamente tornano
Gianni Amelio è uno dei grandi vecchi del cinema italiano, continua per la sua strada senza tentennamenti, anche se la critica nostrana sembra avergli voltato le spalle già da anni. "Campo di battaglia" è un film certamente dignitoso, magari non una delle sue opere maggiori in assoluto, ma non è un film di cui ci si possa liberare in maniera sbrigativa, come ha fatto… leggi tutto
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: CAMPO DI BATTAGLIA
“L’Orrore, L’Orrore ha un volto” con queste parole Francis Ford Coppola faceva spiegare a Marlon Brando l’assurdità della guerra e cosa dovevamo fare per poter convivere con questo orrore.
A Gianni Amelio basta la scena iniziale per introdurci quel 1918, gli ultimi mesi di una guerra violenta che… leggi tutto
Dispiace parlar male di un film di Amelio ma questo suo ultimo lavoro proprio non mi ha convinto. La prima parte è interessante, abbastanza intensa e sufficientemente cupa e contiene un bel confronto tra i due personaggi principali, cioè due medici militari, il primo ligio al dovere e alle esigenze della guerra, il secondo così attento alle vite umane da causare… leggi tutto
[Nel fotogramma qui a fianco: i genitori di Frank Poole.]
Dal feldmaresciallo lord generale Horatio Herbert Kitchener – I conte Kitchener (BallyLongFord, giugno 1850 - Mare delle Isole…
Campo di battaglia è un film che parla di guerra, senza farla mai vedere: un po’ come “Zona di interesse”, ma con significati e motivazioni diverse.
Qui, il campo di battaglia non è la trincea ma l’ospedale, e la battaglia non è la guerra in sé, ma la mentalità diversa dei due medici.
C’è anche un’altra…
Vermiglio (sensibilmente cresciuto in termini di esposizione al pubblico con 120 schermi) continua, o inizia, il suo momento magico. Il gioiellino di Maura Delpero ha visto moltiplicarsi le sale dal giorno della sua…
Sarà una magra consolazione, dopo il derby perso nella serata di ieri, ma Inter. Due stelle sul cuore pare essere stato un vero e proprio successo. Con 240 sale l’evento Nexo ha incassato 681.000 euro…
Siamo nel 1918, l'ultimo anno della prima guerra mondiale e gli ospedali militari del Friuli traboccano di giovani sodati feriti. Il reparto è diretto dall'inflessibile ufficiale medico dottor Stefano (Gabriel Montesi), che fa sua la missione patriottica di scovare, tra i feriti in battaglia, gli autolesionisti e i falsi invalidi che cercano di farsi riformare, per rispedirli il prima…
Basta guardare il podio per accorgersi di come, in un modo o nell’altro, nelle sale sembrino funzionare solo l’usato sicuro o i soliti nomi (e neanche sempre, come nel caso di The Crow - Il corvo). La serie…
Amelio ha girato in alcuni dei luoghi autentici della Grande Guerra, scegliendo il comune trentino di Rovereto, tra Palazzo Betta Grillo e l’ex Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco. Alcune scene hanno coinvolto anche forte Cherle, vicino a Folgaria, forte Busa Granda (Levico) e Bleggio (Ponte Arche) per la scena del matrimonio.
In Friuli sono invece coinvolte le…
Dispiace parlar male di un film di Amelio ma questo suo ultimo lavoro proprio non mi ha convinto. La prima parte è interessante, abbastanza intensa e sufficientemente cupa e contiene un bel confronto tra i due personaggi principali, cioè due medici militari, il primo ligio al dovere e alle esigenze della guerra, il secondo così attento alle vite umane da causare…
In un ospedale veneto nel quale, durante la Grande Guerra, si curano i feriti che arrivano dal fronte, il dott. Zorzi (Montesi, qui a un ulteriore salto di qualità) si trasforma progressivamente da medico in ispettore, implacabilmente occupato a smascherare i tentativi di simulazione da parte di chi vorrebbe evitare di tornare al fronte. Al suo fianco opera il dottor Giulio Farradi…
Film assolutamente dignitoso, da vedere. Potrei aggiungere molte osservazioni positive ma in questo momento voglio dar parole ad una sensazione finale dopo la visione.
C'è qualcosa che non lo rende compiuto e che non so verbalizzare.
Forse, e dico forse, pur partendo da una base narrativa potenzialmente ricca, nello svolgimento non riesce a mettere a fuoco…
cìè il campo di battaglia concreto, quello dove si fanno montagne coi cadaveri e si rischia di seppelirne di mezzi vivi sotto i cadaveri; c'è il campo di battaglia morale, quello che divide due amici che lavorano nell'ospedale militare; stefano cerca di salvarne dal tornare nel carnaio e giulio invece è un fervente militare che crede nel dovere , ma che non ama…
Anche quest' anno l'avventura veneziana alla Mostra del cinema di Venezia è stata un tour de force appassionante, stancante certo, ma vissuto con il… segue
Venezia 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Poche settimane or sono ho visitato l'ecomuseo della Grande Guerra sul Monte Lozze da cui l'esercito italiano poteva gestire al meglio l'offensiva rivolta alle postazioni austriache sull'antistante Monte Ortigara. Rimangono i camminamenti a memoria di quel tempo di cui ammetto la mia scarsa conoscenza.…
È ormai da qualche anno che la stella di Tim Burton sta lentamente tramontando, e in un certo senso lo conferma anche l’esordio di Beetlejuice Beetlejuice. Non che il botteghino sia pessimo in assoluto,…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: CAMPO DI BATTAGLIA
“L’Orrore, L’Orrore ha un volto” con queste parole Francis Ford Coppola faceva spiegare a Marlon Brando l’assurdità della guerra e cosa dovevamo fare per poter convivere con questo orrore.
A Gianni Amelio basta la scena iniziale per introdurci quel 1918, gli ultimi mesi di una guerra violenta che…
Gianni Amelio è uno dei grandi vecchi del cinema italiano, continua per la sua strada senza tentennamenti, anche se la critica nostrana sembra avergli voltato le spalle già da anni. "Campo di battaglia" è un film certamente dignitoso, magari non una delle sue opere maggiori in assoluto, ma non è un film di cui ci si possa liberare in maniera sbrigativa, come ha fatto…
Un ottimo film sugli orrori della guerra. In particolare su un caso noto della prima guerra mondiale: l’autolesionismo dei soldati al fronte.
Soldati che qui vengono visti nel modo più adeguato: come vittime non tanto dei loro colleghi nemici, ma dei loro compatrioti, che li mandano al fronte senza alcun motivo valido.
Commuovente è la loro umanità, così…
È già tempo di Venezia. Mentre al Lido il festival entra nella fase finale ecco che in sala arrivano le prime uscite targate Mostra del cinema. Beetlejuice Beetljuice (575 proiezioni) segna il ritorno al…
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Commenti (8) vedi tutti
La prima parte del film avvince ma la storia si perde un po' nella seconda parte, il sacrificio del buon medico Borghi per sperimentare su di se possibili soluzioni ai problemi del mondo non l'ho molto capita nella trama... Per il resto ottime interpretazioni (Borghi in primis) e costumi/scenografie molto curate cosi' come la fotografia.
commento di LordClamE'un buon film, d'altronde Amelio, che a me piace, è quasi una garanzia. La prima parte è ottima, fluida ed incisiva, la seconda è più frammentata e dispersiva, come se il regista oltre al tema della guerra, volesse dire altre cose, che però restano solo abbozzate. Bella la fotografia, buone le interpretazioni, Borghi su tutti.3 stelle e mezzo
commento di xale78xUn film necessario, come si usa dire, ma a chi? A noi che di guerre siamo ormai esperti da salotto? Ai signori della guerra che lucrano a man bassa? A Dio? Si, forse a lui, se mai si ricorderà di questa specie che un giorno gli uscì proprio male dalle mani, ops, dalla bacchetta magica.
leggi la recensione completa di yumePurtroppo non mi ha convinto.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFilm da vedere. Qualcosa non lo completa forse per una eccesso di materia da lavorare.
leggi la recensione completa di REMOSANTun film necessario, perchè è bello e perchè parla di qualcosa che accompagna la vita degli esseri umani come la vita, come il respiro, come la morte, e come i "mai più" che ciclicamente tornano
leggi la recensione completa di zombiCurato nei particolari e fedele alla storiografia. Da vedere
commento di pippusCome si fa un film BELLO oggi in Italia? Chiedete ad Amelio e Bellocchio. In primis
commento di monsieur opal