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Alice

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Alice

di Furetto60
6 stelle

Film di Allen, con un ottimo cast di attori.Non tra i migliori del geniale regista americano

Alice, cioè Mia Farow,è una frustrata ed annoiata quarantenne di New York,stancamente sposata da sedici anni   e madre di  due bambini. Conduce una vita leggera e banale, con l'arido, poco romantico e fedigrafo Doug,appartenente alla Upper West Side,la borghesia ricca di New York.Alice vorrebbe diventare scrittrice, e smetterla con la sua vita frivola, fatta  di shopping, massaggi, cure di bellezza,e altre amenità, che l'impegnano, lasciandola però vuota e  insoddisfatta,ma il marito che ne ha scarsa considerazione la scoraggia puntualmente,allora si rivolge al medico cinese Yang, per cercare di ritrovarsi.Yang l'ipnotizza  e poi  le prescrive delle erbe magiche.Alice, s'infatua di Joe, un sassofonista separato dalla moglie, che incontra alla scuola del figlio,dopo molti tentennamenti, finisce con l'avere una lunga relazione con lui.Attanagliata dal rimorso,è una fervente cattolica, Alice cerca invano un aiuto per trovare il suo posto al sole, prima confidandosi con Doug,poi con l'efficiente sorella Dorothy, e, infine, l'amica Nancy, che ha un importante lavoro alla televisione, ma che la snobba sistematicamente. Poi ricorrendo ancora alle prodigiose erbe di Yang, una delle quali la rende invisibile.Alice scopre i numerosi tradimenti del marito e la falsità di alcune amiche.Le appare il fantasma del pittore Ed, un innamorato respinto che la porta con sé in un fantasmagorico volo nel cielo notturno di New York, e in seguito le appare anche la Musa degli scrittori. Alice pensa di lasciare il marito per Joe,  ma lui non se la sente perchè è ancora innamorato della ex e vorrebbe riconquistarla. Prima di partire per il Tibet, il dottor Yang regala ad Alice  una busta di erbe, con le quali potrà ottenere per sempre l'amore di Doug o quello di Joe: a sua discrezione. Ma, recatasi al party di Natale di Dorothy, quei filtri d'amore, finiscono rocambolescamente nello zabaione,che mangiano tutti, e Alice si ritrova paradossalmente assediata, da tanti uomini.Allora rinuncia ad usare l'erba rimasta,lascia tutto e parte per Calcutta, per dare una mano a Madre Teresa ,poi torna a New York, per intraprendere un lavoro di volontariato,ma da sola e  in un modesto alloggio di periferia coi suoi bambini, ai quali si dedica con gioia.

Allen disegna un altro ritratto di donna,che ha sicuramente elementi d'interesse,tuttavia l'introduzione di situazioni soprannaturali  e "fantastiche" fanno virare  la storia verso la commedia surreale e onirica, togliendole realismo e incisività.

Spiace criticare un film del geniale folletto,ma in questo caso, ho la sensazione che Allen mescoli troppe tracce,sviluppandone poche,per una pellicola,che al di la dei buoni propositi,è tanto  bizzarra, quanto paradossale,con una sceneggiatura non impeccabile e prevedibile nel narrato.
Gli attori sono esemplari,oltre alla già citata Farrow,anche William Hurt e Joe  Mantegna fanno egregiamente la loro parte,però personalmente,la classificherei, come un opera minore del mitico regista americano.
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