Regia di Sara Petraglia vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19: CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA Bianca ed Angelica, amiche ventenni per la pelle, ma anche amanti, vanno a vivere assieme a Roma dalla periferia, condividendo un appartamento troppo caro per un utilizzo singolo, da cui si gode la vista di un immenso pino che evoca una sensazione di vitalità contagiosa che invoglia a non porsi limiti.
E i limiti infatti non risultano il forte delle due studentesse, che, avvinte dal vizio dell'uso di sostanze stupefacenti, finiscono coinvolte nel.vortice di una dipendenza che pare senza via d'uscita, soprattutto per Bianca (Tecla Insolia, bravissima), studentessa che usa la paga dei genitori per tenere testa alla sua dipendenza, lasciando in arretrato ogni altra necessità o scadenza.
E sognando un futuro da scrittrice, lei che ama e riferisce Leopardi, e considera quell'albero maestoso come la sua siepe salvifica.
Un mondo fatto di speranze, e reso concreto da bozze disordinate, trascritte su fogli e blocchi disordinati e precari, ma mai giunte ad una opera compiuta nemmeno allo stato embrionale.
L'esordio alla regia di Sara Petraglia, figlia del moto sceneggiatore Sandro, avviene con un film intenso e spigoloso che ha la maturità di non voler mai ridursi a cercare consensi con ammiccamenti fuori luogo.
La problematica della dipendenza è seria; il comportamento delle due amiche-amanti è irritante quanto ostico allo sguardo dello spettatore, e fa luce su una tematica scottante e difficile da risolvere che tende trappole infide e spesso senza soluzione ad una gioventù già di per sé afflitta da incertezze che la crisi economica e culturale porta a trasformare in ostacoli invalicabili o almeno infidi.
Quello della Petraglia, illuminato dalla scelta delle due brave attrici protagoniste, la già lodata Insolia a cui si deve aggiungere necessariamente la altrettanto valida prova di Carlotta Gamba.
Due giovani attrici già note, in grado di fornirci la soluzione di un inevitabile ricambio generazionale in grado di garantirci una continuità di valide interpreti in grado di sostenere un cinema giovane che ha il coraggio di riflettere su tematiche scottanti non nuovea sempre impellenti e drammatiche.
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