Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Sequel quasi all'altezza del primo capitolo, nonostante sia passato poco più di un quarto di secolo. Ciò che delude è per forza di cose il cambio drastico di cast, con la conferma del solo Proietti (sempre bravissimo) ed una riduzione decisa del ruolo di Montesano. Ma pure Laganà, la Brilli e Buccirosso funzionano discretamente. In secondo luogo manca quell'atmosfera da commedia all'italiana che già si percepiva rarefatta nel precedente Febbre da cavallo: qui i protagonisti sono sempre eterni perdenti (ma già meno sbruffoni), e soprattutto manca il substrato sociale a fare da base del discorso, che inevitabilmente cambia. E' ad ogni modo uno dei migliori film di Carlo Vanzina.
Mandrake ha passato i sessanta ma non ha mai perso la passione per le scommesse sui cavalli, continuando di nascosto dalla moglie. I soldi che perde li ricava con piccole truffe messe a segno con i suoi amici. Un giorno organizza una super truffa insieme al vecchio amico, dato per morto ma in realtà solo fuggito in Australia, detto Er Pomata.
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