Regia di Enrico Pau vedi scheda film
Pesi leggeri non può essere considerato sicuramente il film del secolo e forse la sceneggiatura a volte risulta banale, ma lo sforzo del regista era proprio quello di evidenziare alcune peculiarità della sua terra, Cagliari e la sua tradizione pugilistica , questa città infatti ha dato i natali storicamente a molti campioni italiani ed europei, come regista e come virtuale spettatore, ha messo in luce gli aspetti più "oscuri" della città, bisogna infatti smettere di pensare e vedere la Sardegna e Cagliari in particolare come un "paradiso terrestre", il luogo di villegiatura dove è estate tutto l'anno, tutto sole e mare, esiste la disoccupazione e il disagio giovanile forse in maniera più forte rispetto al resto della penisola proprio perchè isola, il degrado delle periferie urbane e perchè no anche l'autunno grigio e cupo, sullo sfondo semplicemente la realtà che in questo film viene drasticamente fuori.
Nel film, Nino il pugile "campioncino", rincorre un ideale, quello di diventare un professionista e lasciare il quartiere di periferia dove vive, potendosi finalmente permettere di migliorare lo stato sociale suo e della sua famiglia, sogna di diventare un pugile piuttosto di finire a lavorare come part-time in un centro commerciale, in contrapposizione con la sua fidanzata Maddi disillusa e cinica, che cerca di convincere Nino che non c'è speranza per loro e che coltivare i propri sogni a volte può risultare deleterio, questa lascia l'unico ideale che portava avanti quello del canto e della musica per delle certezze che la società moderna impone, lavoro precario, automobile, ecc... in contrapposizione Giuseppe, nato nel degrado più totale da una famiglia umile e senza prospettive, che vede nella boxe l'unico modo per "togliersi" dalla strada, il procuratore Claudio (il bravo Claudio Morganti) in precarie condizioni finanziare, come tutti quelli che coltivano una passione, che per pagare le spese della palestra fa l'agente immobiliare, pugile fallito, che cerca di prendersi le sue rivincite nella vita con l'amore verso questo sport e per quello nei confronti dei ragazzi della sua palestra.
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