Regia di Brett Ratner vedi scheda film
Dignitoso remake del capolavoro di Mann
Will Graham ( E.Norton) , ex polizotto ritiratosi a vita privata, è richiamato in servizio quando un killer chiamato "lupo mannaro" comincia a colpire. Per acciuffarlo Graham dovrà chiedere aiuto al dott. Hannibal Lecter (A.Hopkins), cannibale assassino da lui arrestato qualche anno prima.
Ratner non si inventa nulla rispetto all'originale "Manhunter", eccetto il breve prologo iniziale che chiarisce il passato del protagonista. Non c'è nulla della pericolosa intensità del capolavoro di Michael Mann, né della torbida ossessione che legava il detective all'assassino, vera chiave di lettura di un thriller epocale. Però una sua dignità ce l'ha "Red Dragon", perché osa pochissimo ( qualcosa nell'epilogo) e quindi sbaglia quasi nulla. Fotografato in maniera impeccabile da Dante Spinotti, è sorretto da un cast lussuoso: Norton
( bravo , anche se è improponibile ogni paragone con Petersen), Keitel (nel ruolo del capo delle indagini che fu di Dennis Farina), il compianto S.Hoffman, Sir A.Hopkins nel ruolo che gli ha dato fama mondiale e Ralph Finnes, impegnato in una prova gigantesca, come quasi sempre gli accade.
Per chi ha visto il film originale, "Red Dragon" ha pochi motivi d'interesse. Per tutti gli altri è un buon thriller che tiene a bada eccessi di sangue e violenza, sostenuto da un indagine che incalza mantenendo anche ritmo.
Buono anche il lavoro sui caratteri.
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