Anni 30, provincia francese. Un giornalista rimasto vedovo non accetta la morte della moglie e restaura una vecchia cappella diroccata per onorare la memoria della donna e di tutti gli amici defunti. Neanche l'amore di una giovane riuscirà a distrarlo dalla sua ossessione.
Note
Il film è liberamente ispirato a tre racconti di Henry James: "L'altare dei morti", "Gli amici degli amici" e "La tigre nella giungla". A proposito delle tematiche affrontate, Truffaut dichiarò: "Io sono contro l'oblio che è una frivolezza enorme, la frivolezza dell'attualità è una cosa che non sopporto.. La forza del ricordo, della fedeltà e delle idee fisse è più potente. Io rifiuto di dimenticare".
Julien Davenne (François Truffaut) è un reduce del primo conflitto mondiale che ha visto morire tutti i suoi amici in guerra e ha perduto la moglie undici anni prima.
Julien non è riuscito ad accettare la morte di tutte queste persone e cerca di mantenerle vive attraverso i suoi ricordi. Arriva al punto di consacrare una vecchia cappella a tutti i suoi morti, nella… leggi tutto
È un film cupo e intriso di morte, come il suo personaggio protagonista.
Egli – interpretato dal regista – è l'incarnazione dell'ostinazione oltre ogni buon senso. Il suo attaccamento per la moglie defunta da diversi anni, e il suo rifiuto di accettare la sua morte e voltare pagina, non sono frutto di un amore sano e neppure di un attaccamento psicologico. Sono una… leggi tutto
la camera verde, il ricordo si distorce col tempo, l'unica realtà è quella della nostra memoria, creata dalla nostra immaginazione. E nessun simulacro corrisponde all'incessante lavorìo dei nostri pensieri. Non si può far rivivere il passato, ci si può aggrappare strenuamente, chiudendo gli occhi sul presente, chiudendo gli occhi sulla vita, un mondo parallelo di intime tristezze, gioie,… leggi tutto
È un film cupo e intriso di morte, come il suo personaggio protagonista.
Egli – interpretato dal regista – è l'incarnazione dell'ostinazione oltre ogni buon senso. Il suo attaccamento per la moglie defunta da diversi anni, e il suo rifiuto di accettare la sua morte e voltare pagina, non sono frutto di un amore sano e neppure di un attaccamento psicologico. Sono una…
La camera verde Francia 1978 la trama: In una città imprecisata della Francia sul finire degli anni venti, Julien Davenne è un reduce della prima guerra mondiale che lavora al giornale Le Globe come redattore addetto agli annunci funebri. Nella sua mente è sempre presente il pensiero della morte e della caducità della vita umana. Vive in una casa con la governante…
Si parla spesso di film morbosi. Sono opere divisive e controverse, che si amano o si detestano, disturbanti e con un magnetismo irresistibile. Passioni violente, pensieri pericolosi, attrazioni fatali, ossessioni…
Julien Davenne (François Truffaut) è un reduce del primo conflitto mondiale che ha visto morire tutti i suoi amici in guerra e ha perduto la moglie undici anni prima.
Julien non è riuscito ad accettare la morte di tutte queste persone e cerca di mantenerle vive attraverso i suoi ricordi. Arriva al punto di consacrare una vecchia cappella a tutti i suoi morti, nella…
L'amore è sempre stato il perno della ricerca di Truffaut nel corso della sua carriera cinematografica e oserei dire anche nel privato, date le sue storie travagliate quanto brevi con numerose attrici dei suoi film, di cui si innamorava, ma destinate a naufragare nel giro di breve tempo. Alla fine degli anni 70' il cineasta decide di dare un'evoluzione ulteriore alla sua poetica…
fine anni venti in una cittadina di provincia francese. julien davenne lavora in un piccolo giornale destinato a chiudere. oramai sono più i resi, a causa degli abbonati morti che i giornali venduti. il direttore cerca di fargli accettare un lavoro di responsabilità a parigi ma lui rifiuta categoricamente. julien vive in una grande casa con una governante e un bambino muto. julien…
È probabilmente il film più religioso di Truffaut, ma ovviamente di una religione che non ha niente di "cristiano" in senso tradizionale. Anzi, le soluzioni che propone il cattolicesimo a consolazione della perdita dei cari sono considerate illusorie e inutili dal protagonista, un giornalista di una cittadina dell'est della Francia, rimasto vedovo da qualche anno dell'amatissima…
Cinque anni fa era domenica, come oggi. E te ne andavi per sempre. L'ultima cosa di cui abbiamo parlato, la sera prima, era un film: "Eyes wide shut". L'ironia della sorte è che la prima cosa di cui parlammo quando…
“Vedere” sarà comprendere. La condanna sarà il disgusto della delusione, sarà la sospensione della mente, sarà il dipendere dalla propria indipendenza. Vite segrete di sistemi stranieri, individualisti. Forse…
VOTO : 6/7. Pellicola criptica e semplicemente lineare allo stesso tempo che ruota attorno ad un personaggio che da un peso fondamentale alla memoria dei morti, tanto da non riuscire più ad afferrare quello che le persone vive possono ancora offrirgli.
Ma poi il messaggio si può leggere su più livelli, ovvero che il ricordo in generale è un bene prezioso che non va mai accantonato (magari…
Sconvolto per aver visto morire molti suoi amici sul campo di battaglia durante la prima guerra mondiale e rimasto precocemente vedovo, Julien Davenne (Truffaut) manifesta una vera e propria ossessione nel rapportarsi con i defunti. Decide così di investire tutto ciò che ha messo da parte nel recupero di una cappella abbandonata e fatiscente, che diventa una perenne camera…
Avitudine come culto per i nostri avi o mera abitudine come quella di mettere dei fiori sulla tomba di un nostro caro e poi scordarlo per un anno? Abitudine: abito è una forma intensiva di "Habere", avere. Una…
L'Amore,la Morte e la Memoria.Julien ha perso l'amatissima moglie e tutti i suoi amici nella Grande Guerra.A lei e a tutti i suoi amici persi tragicamente dedica l'ossessione del suo ricordo che viene simboleggiato da una candela accesa per ogni defunto in una cappella al cimitero,dopo che la sua casa è stata danneggiata da un fulmine .E anche quando incontra una giovane donna che…
Complessa e austera riflessione sulla Morte e sui suoi molteplici significati. Morte come rinuncia alla vita; Morte come culto feticista e necrofilo; Morte come immagine "immortalata" (per l'appunto) in una fotografia (il tema dell'immagine, quindi anche del cinema come espediente per "uccidere" le cose reali o, da un'opposta prospettiva, farle rivivere). Un compendio di diversi binomi…
Il film narra la storia di Julien Davenne, un uomo austero e solitario che, in seguito alla scomparsa della moglie e dopo aver vissuto sulla propria pelle gli orrori della Prima guerra mondiale, decide di consacrare la propria vita al culto dei morti. Quando incontra la giovane e attraente Cecilia, con cui ha molte affinità caratteriali, cerca di coinvolgerla nella sua personale ossessione, ma…
Celebrazione di un non-luogo. Il cimitero è la rappresentazione per eccellenza di un luogo che raccoglie persone che non esistono più e di conseguenza che non ha ragione di esistere se non per i…
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Commenti (4) vedi tutti
la camera verde film melodrammatico cupo e disperato, da vedere in ogni caso, come tutti i lavori di Truffaut.
leggi la recensione completa di claudio1959Egli vive solo per dare culto idolatrico alla moglie defunta, e non vuole saperne di nulla e di nessun altro(-a).
leggi la recensione completa di Baliverna"Lei è giovane, ma vedrà che a un certo punto della vita si conoscono più morti che vivi."
leggi la recensione completa di Ethan01Voto 5. [08.07.2011]
commento di PP