Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Con un bianco e nero avvolgente e con un'atmosfera onirica in bilico tra realismo e tragedia, si sviluppa una parabola esemplare, ma non retorica, del mito del ribelle. Come una volta c'erano i cow-boy a cavallo, oggi ci sono i bikers in moto, ed "Easy Riders" ne era il prototipo codificante. Siamo però negli anni '80 e ci sono altri miti, uno su tutti Mickey Rourke. Il filo che lega la sua esistenza e il suo destino di "arrabbiato", è legato alla figura dei pesci combattenti. Combattenti come lui, che se avessero lo spazio che a noi ci è tolto da una società imperante, forse non sarebbero, e non saremmo, poi più tanto arrabbiati e combattenti. Però rimane il fascino di esserlo e di rimanerlo, anche con il giusto spazio. Grande Hopper, e grande il Rusty di Matt Dillon. Ma Rourke troneggia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta