Trama
Tra marzo e settembre 1973, sinistra e destra cilene si scontrano nelle strade, nelle fabbriche, nei tribunali, nelle università, in parlamento e nei media. La situazione è insostenibile. Gli Stati Uniti finanziano lo sciopero dei camionisti e fomentano il caos sociale. Allende tenta di raggiungere un accordo con le forze della Democracia Cristiana, ma fallisce: le contraddizioni della sinistra aggravano la crisi. A Valparaíso i militari cominciano a cospirare. Un ampio settore della classe borghese sostiene il boicottaggio e la guerra civile. L'11 settembre 1973 Pinochet bombarda il Palazzo della Moneda, dove Allende si era rifugiato.
Note
Documentario in forma di trilogia che racconta l'ultimo anno del presidente Salvador Allende. Le riprese proseguirono fino al giorno del colpo di stato, l'11 settembre 1973. Dopo il golpe, il regista Patricio Guzmán venne arrestato e rimase prigioniero per due settimane nello stadio nazionale. Il materiale per le riprese (pellicola in bianco e nero da 16 mm) venne fornito del documentarista francese Chris Marker, e il montaggio è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'Istituto Cubano di Cinematografia (ICAIC). Jorge Müller Silva, l'operatore del film, venne rapito dalla polizia militare di Pinochet nel novembre 1974. A oggi non si sa dove si trovi. È una delle 3.000 persone scomparse che ancora risultano disperse in Cile, dove il documentario è stato soggetto a censura e non è mai stato trasmesso dalla televisione pubblica.
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