Trama
Dopo aver vinto le elezioni nel 1970, Salvador Allende lancia un programma di radicali trasformazioni sociali e politiche. Fin dal primo giorno, la destra organizza una serie di scioperi selvaggi e mirati, mentre la Casa bianca soffoca l'economia cilena. Nonostante il boicottaggio, nel marzo 1973 i partiti sostenitori di Allende ottengono il 43,4% dei voti. La destra capisce che i meccanismi legali non bastano. D'ora in poi la loro strategia sarà quella del colpo di stato.
Note
Documentario in forma di trilogia che racconta l'ultimo anno del presidente Salvador Allende. Le riprese proseguirono fino al giorno del colpo di stato, l'11 settembre 1973. Dopo il golpe, il regista Patricio Guzmán venne arrestato e rimase prigioniero per due settimane nello stadio nazionale. Il materiale per le riprese (pellicola in bianco e nero da 16 mm) venne fornito del documentarista francese Chris Marker, e il montaggio è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'Istituto Cubano di Cinematografia (ICAIC). Jorge Müller Silva, l'operatore del film, venne rapito dalla polizia militare di Pinochet nel novembre 1974. A oggi non si sa dove si trovi. È una delle 3.000 persone scomparse che ancora risultano disperse in Cile, dove il documentario è stato soggetto a censura e non è mai stato trasmesso dalla televisione pubblica.
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