Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
War movie quietista e d'ordinanza. Se la guerra ai giovani componenti della squadriglia (impietosamente scremata) non riserva altro che un brutale arresto della propria acerba esistenza, ai due veterani toccheranno tutte le amarezze del comando e quelle dure scelte che un alto grado impone, in termini di responsabilità, riguardo le vite dei propri sottoposti. Allo stoico e severo maggiore Kirby si contrappone il più umano ma assai poco risoluto ed autoritario capitano Griffin. Le sequenze aeree sono montate quasi esclusivamente con immagini d'archivio militare il che lascia chiaramente intendere la svogliata, più che accuratamente realistica, realizzazione del film. Di conseguenza, lo spezzatino insapore scaturito dal collage può avvincere unicamente grazie alle verdicenti sequenze di bombardamento di navi o di abbattimento d'aerei ed alla consapevolezza che abbiamo noi di esse. Scema, al contempo, l'empatia per i diversi protagonisti nonostante la variegata rappresentanza etnica intenda aggiungere un quid tematico di maggior spessore. La tardiva intrusione di un paio di sequenze nel focolare domestico non apporta alcun vantaggio; semmai contraria, più che per intempestività, per scriteriata insensatezza (parentesi stucchevole e pleonastica). Ne esce sconfitto perfino il technicolor.
Il solito indomito tignoso.
Non teme l'icona che ha di fronte (e risponde colpo su colpo). Ne ha tutte le ragioni, è un attore tutto d'un pezzo, con grinta da vendere. Lascia trasparire tutte le debolezze dell'uomo che scheggiano l'orgoglio del militare cui anelerebbe essere, a dispetto delle insicurezze che ne minano le attitudini; la collisione con Wayne, insomma, consolida la sua capacità di delineare conflitti interiori ed aspetti contrastanti nell'ingarbugliata natura dei personaggi da lui sovente interpretati. Molto più che una semplice spalla o coprotagonista.
Gravi negligenze da parte sua.
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