Regia di Spike Lee vedi scheda film
Spike Lee si è fatto carico autonomamente di regia e sceneggiatura: il risultato è eccellente, malgrado alcune sbavature, più ideologiche che narrative. Il suo teorema è sempre quello: i bianchi impongono la forma mentis schiavista anche agli yuppies di colore, i neri si sbranano tra di loro (fomentati dall'ignoranza e dal rancore) e la libertà d'espressione è prevalentemente un privilegio dei "visi pallidi". Agli oppressi non resta unica speranza che seguire il proprio istinto e far bene il proprio mestiere: in questo caso, divertire la gente. E il cineasta afro-americano è riuscito anche in tale intento, specie se compariamo l'opera in questione con diverse farse demenziali contemporanee. Fotografia provocatoriamente di stampo televisivo, finale da tragedia elisabettiana.
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