Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Due cugini poveri e taccagni ricevono una grossa eredità da uno zio, con una clausola: se la spenderanno tutta, potranno ottenere una cifra ancora più grossa. Ma non sarà facile tornare poveri… e anche quando ci riusciranno, le sorprese non saranno finite per loro.
Girato in tutta fretta sull’onda del successo di Imputato… alzatevi! (1939), Lo vedi come sei… lo vedi come sei?! è una conferma al botteghino per Erminio Macario e per il regista Mario Mattoli; indubbiamente gran parte del merito va spartita con gli sceneggiatori: cioè, oltre a Mattoli, Vittorio Metz e Steno (che è anche assistente alla regia), ma è cosa nota che – come nel precedente film di Macario – al copione abbia partecipato anche il giovanissimo Federico Fellini, come gagman. E le gag non mancano: la trama è farcita di battute, sketch e trovate memorabili (la vendita di un milione per due lire!), tutto al servizio di un protagonista scatenato e ben rodato da anni di palcoscenico. Oltre a Macario nella pellicola compaiono Amleto Filippi, Carlo Campanini, Enzo Biliotti, Franca Gioieta, Greta Gonda e Carlo Rizzo; la durata limitata a neppure un’ora e un quarto assicura un gran ritmo alla storia, effettivamente leggera, ma non sciocca. Squadra che vince, ovviamente, non si cambia: subito di seguito arriverà Il pirata sono io! (1940), con identici sceneggiatori, regista e protagonista. 4/10.
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