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Città nuda

Regia di Constantine Giannaris vedi scheda film

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La recensione su Città nuda

di spleenish
8 stelle

Ambientato fra i 'greci del Ponto' - gli immigrati russi di origine greca ritornati alla madrepatria dopo la dissoluzione dell'Urss - 'Città Nuda' è 'Ragazzi di vita' alla greca, a colori (è bella la fotografia densa e violenta di Gorge Argiroiliopulous), ritmato dalle musiche altrettanto violente di Akiz Daoutis, interpretato con febbrile partecipazione da una squadra di attori presi dalla strada - e forse, attraverso il film, salvati dalla strada - tra cui spicca Stathis Papadopoulos, parlato in due lingue.
Città nuda' afferra l'attenzione dello spettatore per 'intensità, la grandezza e la purezza del suo sguardo. Yannaris ha la forza di darci immagini folgoranti e le musiche acide di Alez Daoutis le accompagnano mirabilmente fino a suggerire allo spettatore l'infernale spirale nella quale si vengono a trovare i personaggi.

Sulla trama

Raro esempio nella cinematografia greca di un regista, giovane e validissimo, che non vuole fare il poeta ma raccontare una storia contemporanea con taglio veloce e incisivo senza negare ai personaggi lo loro dignità in un ambiente che di umano ha molto poco. Giovani "russi del Ponto", originari della costa del mar Caspio, arrivati dopo la dissoluzione dell'Urss nella periferia di Atene, non più russi ma neppure greci. Sradicati culturalmente e socialmente sono pronti a tutto per fame di ricchezza e eccesso di povertà. Sasha, il loro capo diciassettenne, accetta di sorvegliare Natasha, una giovane prostituta russa, divenuta un oggetto di proprietà del suo protettore. Per avidità o forse anche per amore, tenterà di fuggire con lei.

Sulla colonna sonora

bella,forte,tagliente,come una lama,veloce e pericolosa,la metafora del film e' la musica,a sua volta metafora della violenza.

Cosa cambierei

nulla,ho imparato anche nuovissimi modi di girare scene anche hard senza censura e senza eliminare scene forti,quei momenti di seso sfrenato girati e montati a fotogrammi,genere still photos. bravissimo il montaggio e tutto cio' di tecnico che c'e' dietro,quasi nulla ,non e' un film da 20 mln di US$,anzi a bassissimo costo con risultati piu' eclatanti di un kolossal hollywoodiano da milionoi di US dollar.

Su Panagiotis Chartomatsidis

tutti bravi anche se agli esordi ,presi dalla strada e portati avanti allo schermo.interpretazione vera in ogni suo dettaglio. voto a tutto il cast 10! stranamente e' la loro vita che abbiam,o visto,altro che reality,vita vissuta raccontata non mpuo che avere un dieci come voto,per veridicita'e abilita' nel dipanare una matassa cosi' aggrovigliata.

Su Theodora Tzimou

bravissima anche lei nei panni della tossicomane che ha qualche soldo in piu' che alla fine si mostrera' fatale per la propria esistenza,i soldi troppi ove scarseggiano ,a quella eta' in quel contesto ti dettano di far cose al di sopra di tutto e tutti;irrimediabilmente anche se figlia di un uomo ricco d'affari attualmente in svizzera,sara' abbandonata al carcere,poiche anche il padre e' stanco di aiutarla.

Su Stathis Papadopoulos

sasha per gli amici,un attore di strada che per il film medesimo e' stato fortunatamente sottratto alla strada.piu' che il suo film e' il loro documentario;alcuni suoi atteggiamenti sono proprio da chi vive sempre on the road il rollarsi la canna e'un esempio molto valido,in altri film dove la droga e' l'elemento discriminante per antonomasia chi rolla la canna si vede che e' incompetente,il nopstro attore di strada ha una certa dimistichezza e velocita',naturalita' nel farlo che e' tutto disgraziatamente vero! eccolo il documentario.Satish e' stato il mio preferito,mi sono rivisto in parte a diciassette anni abnch'io!!

Su Constantine Giannaris

Senza alcun dubbio Constantinos Yannaris è il più grande talento della nuova e promettente generazione di cineasti greci: Yannaris guarda ad un mondo effettivamente 'disumanizzato', senza mai negare ai suoi personaggi la loro dignità. "Una vita violenta, ragazzi di vita. 'Città nuda' è il secondo film di Costantinos Yannaris, cineasta greco che si è fatto le ossa a Londra dove ha girato numerosi corti, tra i quali un omaggio a Pasolini. Pasoliniano, almeno nei presupposti, anche il film che, però, mescola realismo e lirismo, attori presi dalla strada e sperimentalismo, classicità e trasgressione nel modo di raccontare la vita 'a perdere' del diciassettenne Sasha.

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