Charles Castle è un famoso attore hollywoodiano che tende ad affogare nell'alcol le ansie derivanti dalla propria crisi coniugale. Ma quando un cinico produttore scopre un segreto del suo passato e inizia a ricattarlo, Castle cade nella disperazione: dovrà prendere decisioni critiche sulla propria vita, e sulla carriera, e soprattutto interrogarsi sulla sua moralità...
Note
Tratto dalla pièce teatrale di Clifford Odets, il film di Aldrich colpisce per la radicale denuncia delle ipocrisie e dell'amoralità di Hollywood, nonché dei suoi effetti letteralmente corrosivi sugli artisti. Ma Steiger e la Winters sono troppo sopra le righe per convincere.
Aldrich dirige perfettamente un ottimo cast. Palance, Lupino, Steiner e Winters al loro meglio. Una volta tanto l'oppressione del set teatrale è al servizio della vicenda narrata!
Grande film…probabilmente l'interpretazione migliore di Palance. Per quanto riguarda l'affermazione di Film TV sulla prova di Steiger e della Winters…beh…ragazzi, certo fumo fa male ;)
Sicuramente un film di denuncia,ma negli anni 50. La tensione è resa bene,come l'atmosfera claustrofobica;ma l'impianto di origine teatrale,una certa banalità,fissità,a distanza d'anni non gli hanno giovato. Voto 6
Charles Caste/Jack Palance e’un famoso attore di Hollywood, in crisi dopo una serie di insuccessi commerciali, depresso , anche perché viene lasciato dalla moglie, una splendida Ida Lupino, viene ricattato dal suo produttore un viscido e cinico Rod Steiger, che recita strepitosamente il ruolo, questi lo costringe a firmare un contratto per un film, nel contempo Charles convince la… leggi tutto
Non tutto luccica nella fabbrica dei sogni hollywoodiana.Charlie,attore di successo ,interprete di 30 film col vizio di dedicarsi bottiglia,vuole ritirarsi dalle scene ma è ricattato dal suo perfido produttore(un Rod Steiger ossigenato veramente inquietante)che fa leva su una macchia nel passato del suo assistito(aveva investito uccidendolo un bambino ma un suo amico si era assunto al… leggi tutto
Dopo un'ora e mezza di noia, nell'ultima mezz'ora finalmente succede qualche cosa. D'altronde, l'autore della sceneggiatura non è Pirandello!! Tutto si svolge in una stanza. leggi tutto
Charles Caste/Jack Palance e’un famoso attore di Hollywood, in crisi dopo una serie di insuccessi commerciali, depresso , anche perché viene lasciato dalla moglie, una splendida Ida Lupino, viene ricattato dal suo produttore un viscido e cinico Rod Steiger, che recita strepitosamente il ruolo, questi lo costringe a firmare un contratto per un film, nel contempo Charles convince la…
Una raccolta sui film in cui vengono raccontati i retroscena, i dietro le quinte, i trucchi, la lavorazione, le storie degli attori durante il lavoro: tutto ciò che riguarda la costruzione dell'opera…
IL 1° novembre 2007 "Meredith Kercher",studentessa inglese di soli 22 anni,viene uccisa a Perugia con una coltellata in gola.In carcere finiscono "Amanda Knox",studentessa americana di 20 anni e coinquilina di…
Buon film, per la tematica affrontata e per il coraggio e il piglio con i quali la si prende di petto. Non convincono, però, certe svolte del testo, troppo datate e legate in maniera troppo stretta al testo teatrale da cui il film trae origine. In sostanza, oltre a qualche eccesso di stanislavskismo (accentuato, soprattutto nel caso di Rod Steiger, dal doppiaggio italiano), il copione di…
“Teatro in scatola” è l’accusa più comune rivolta a quei lavori teatrali trasposti sul grande schermo senza troppe modifiche. Il testo di Clifford Odets viene qui messo in scena filtrato attraverso la serrata sceneggiatura di James Poe e la dinamica regia di Robert Aldrich. Tutto avviene tra il soggiorno e il giardino della villa di una star hollywoodiana in crisi…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Non tutto luccica nella fabbrica dei sogni hollywoodiana.Charlie,attore di successo ,interprete di 30 film col vizio di dedicarsi bottiglia,vuole ritirarsi dalle scene ma è ricattato dal suo perfido produttore(un Rod Steiger ossigenato veramente inquietante)che fa leva su una macchia nel passato del suo assistito(aveva investito uccidendolo un bambino ma un suo amico si era assunto al…
Dopo un'ora e mezza di noia, nell'ultima mezz'ora finalmente succede qualche cosa. D'altronde, l'autore della sceneggiatura non è Pirandello!! Tutto si svolge in una stanza.
Un critico scrisse tempo fa che Bogart suggeriva sullo schermo la presenza della morte. Sbagliato. Credo che ci sia un attore americano che la suggerisca e, in parte, la evochi. Si chiama Wendell Corey. Nacque nel 1914…
Un attore hollywoodiano viene sottoposto a ricatto da parte del suo produttore; finale tragico. Il film si inserisce nel filone che, sulla scia di Viale del tramonto e in epoca di maccartismo, denuncia le brutture del mondo del cinema; oggi, però, appare piuttosto convenzionale. Aldrich si sta facendo le ossa per qualcosa di meglio.
Il cinema di Robert Aldrich mi si schiuse agli occhi negli anni ’70, grazie a un ciclo di film proposti dalla Rai. Fu amore a prima vista. Subito intravidi in quelle immagini un cinema crudo e reazionario, quasi…
Nella vita, i compromessi sono forse inevitabili e una frase di Ibsen, citata nel film, sintetizza il senso di questo fosco melodramma: “Il mezzo idealismo è la peritonite dell’anima”. Il protagonista di “The Big Knife” (il miglior Jack Palance mai visto) vive combattuto tra la sua carriera di star hollywoodiana e la sua vita privata. Un gran bel film sul mondo del cinema, graffiante…
Regista pronipote del cinema indipendente americano. Qui fa una discreta operazione sul mondo del cinema, partendo dall'opera teatrale di Odets, ben sceneggiata da Poe. Una storia non certo facile a essere rappresentata, dato che prendeva di mira in maniera implacabile il mondo hollywoodiano.Ne viene fuoti un ritratto impetuoso e vero di quel mondo, che deve avere dato non poche noie al…
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Commenti (4) vedi tutti
Aldrich dirige perfettamente un ottimo cast. Palance, Lupino, Steiner e Winters al loro meglio. Una volta tanto l'oppressione del set teatrale è al servizio della vicenda narrata!
commento di marco biInterminabile dramma di impianto teatrale.
commento di moviemanGrande film…probabilmente l'interpretazione migliore di Palance. Per quanto riguarda l'affermazione di Film TV sulla prova di Steiger e della Winters…beh…ragazzi, certo fumo fa male ;)
commento di Tex MurphySicuramente un film di denuncia,ma negli anni 50. La tensione è resa bene,come l'atmosfera claustrofobica;ma l'impianto di origine teatrale,una certa banalità,fissità,a distanza d'anni non gli hanno giovato. Voto 6
commento di mr gimmick