Regia di Daniel Algrant vedi scheda film
VOTO : 6+.
Il film ha senza dubbio l’assai interessante pregio di farci vedere il rovescio della medaglia degli ambienti che contano in quel di New York, che quasi sempre ci è stata dipinta sotto altre vesti, assolutamente più pudiche e felici.
Protagonista un PR in declino (uno di quelli in grado di far vedere solo ciò che vuole e conta) che si trova a che fare con loschi, e pubblici, personaggi (e qualcuno sembra si sia sentito chiamato in causa, visto che il film è stato fortemente osteggiato negli States), e ci scapperà pure il morto.
Il giovane regista però non ha la lucida cattiveria dei film che intende omaggiare (si vedono i poster appesi di lavori importanti nei disillusi anni settanta di Rafelson e Pakula) e non riesce ad amalgamare le componenti al meglio con un script che manca di compattezza.
Spreca così, o almeno lo fa in parte, un cast ampio e variegato (Pacino un po’ esagera in maniera, anche se rimane comunque sempre molto interessante anche se forse non proprio funzionale alla riuscita complessiva), con un risultato finale solo a tratti interessante.
Questo gli vale le tre stellette, più per quanto mostra che per il come ed è un peccato aver sprecato il coraggio di proporre situazioni scomode.
D’altronde per trattare certi temi al meglio o peschi il jolly (cioè un giovane autore di belle speranze), o serve un manico di livello superiore, cosa che qui manca assolutamente.
VOTO : 6+.
Non sfrutta appieno le possibilità della storia a sua disposizione.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sempre un piacere rivederlo.
VOTO : 6++.
Un pò esagera ed a tratti si fagocita il film, però è sempre bello vederlo recitare.
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