Regia di Roger Michell vedi scheda film
“A volte a Dio piace chiudere due uomini in un sacco e farli scannare”.
Questo il cruento messaggio. Può accadere che tutto ripieghi per il meglio. Che tutto si risolva. Che tutto si appiani. Ma in realtà questo “tutto” è un continuo metterci una pezza. E’ un rincorrere destino e soluzioni.
E’ una spiegazione dietro l’altra. Una rivelazione dietro l’altra.
Il film meriterebbe una stella perché lancia il messaggio e non ha il coraggio di farli scannare fino in fondo i due uomini, come succede mille volte.
Come accade tutta la vita a tutti gli uomini.
Dove non dev’esserci per forza sangue per fare del male.
Basta anche solo mentire, basta provare pietà, invidia, schifo, gelosia, rivalità, ammirazione.
Basta creare disparità, competizione, fuggire la peste dell’uniformità.
Due stelle perché mi ha aperto gli occhi.
Messaggio semplice, senza voli pindarici, due attori, Affleck e Jackson, che recitano con naturalezza, quasi li vivessero i loro drammi. Trasmettendoli.
E con loro un segnale, che vorrei poter acquisire come mio,
come riflessione per un domani dove, come ieri e ieri l’altro, altrimenti, non avrò occhi che per me.
Ho pensato a tre stelle per questa resa di coscienza trasfusa pur nell’ingenuità di un messaggio che dovrebbe bivaccare nel cuore di ognuno senza che nessun film idiota sia lì a ricordarcelo.
Poi ho deciso per quattro stelle.
Perché questo messaggio comunque, forse, l’avevo perso per strada.
E domani sarò diverso. Solo per aver visto un film. Questo film.
A riuscirci, magari. Ma ci proverò.
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