Regia di Laetitia Colombani vedi scheda film
sono andato a vedere questo film, fuorviato come al solito dal trailer, credendo di trovarmi davanti alla fotocopia di amelie. e invece niente di meno confrontabile, fatto tanto più spiazzante in quanto la protagonista ha decisamente il viso, le movenze, le espressioni di amelie. eppure la storia ma non solo, proprio il genere di film, è diametralmente opposto. se in amelie avevamo davanti una ragazza un pò strana in fondo, che da un giorno all'altro decide di far del bene al prossimo, e lo fa in mille modi, uno più caramelloso dell'altro (intendiamoci a me è piaciutissimo amelie...) qui abbiamo davanti una psicopatica, una erotomane che oscilla fra il suicidio per l'amato e il di lui omicidio. niente di più diverso quindi, e se il film riesce nell'inganno a mio parere è in gran parte proprio perchè lo spettatore si aspetta di trovarsi davanti amelie e come ho cercato di dire, in parte ce la trova, almeno nei gesti e comunque in quasi tutta la prima metà (se uno è un minimo intuitivo, non proprio tutta la prima metà...). poi la gran trovata a metà film di tornare indietro a raccontare l'altra faccia della storia, l'altra versione. ed è grande il regista a ricostruire gli stessi avvenimenti attribuendo a ciascuno di essi un diverso significato. ed il bello è che alla fine uno esce non pensando che una delle due versioni sia vera a dispetto dell'altra, ma che in realtà sono entrambe realissime. ed è così, una volta in più il film come la realtà, riesce a presentare una storia come un insieme aggrovigliato di situazioni, ciascuna delle quali non è che una sfaccettature della stessa medesima realtà. non è poco direi...
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