Regia di Sergiu Nicolaescu vedi scheda film
Seguito e "prequel" (come direbbero oggi) ambientato nel 1940 dell'era Gen.Ion Antonescu "Conducator", de "Un Comisario Acuza". Ancora più spettacolare e narrato senza sosta densissimo di azione, sparatorie con armi automatiche riprese dalle più inventive angolazioni, un montaggio con i controcazzi, oltre che tanta tanta fantasia-c'è anche Nicolaescu il Commissario Moldovan che corre e salta su di un convoglio ferroviario delle SS e dell'esercito tedesco in direzione verso il Reich, come nemmeno Jean-Paul Belmondo- , un colonna sonora che esalta il tutto con Stelvio Cipriani di "Too Risky to a day Regatta" di "Tentacoli", e "In the Smoke' di Jean-Marc Cerrone, più altri brani degli Space Art di Dominique Perrìer e R. Rizzitielli.
Anche il discorso ideologico, con Moldovan che parteggia con i comunisti incarcerati e ricercati dalla Guardia di ferro, non sovrasta mai tutto il resto, è svolto con intelligenza senza mai diventare "didattico" e appesantire la parte poliziesca e della vendetta di Moldovan, che in pratica riesce a fare fuori tutti prima di cadere, come connaturato allo spirito di "uno contro tutti" solo con qualche fiancheggiatore esterno e tra gli amici e resistenti marxisti(pure tra ex detenuti nelle segrete delle questure), del personaggio e della serie.
Esagerato con ampio uso del rallentatore ad esaltarne l'azione e la plasticità quasi mitologetica del personaggio il finale, con drammaticissimo "fermo immagine"sui titoli di coda. In cui però c'è praticamente più forza, stile, potenza, e anche certo verità, che in tutto il cinema rumeno "occidentalizzato" e consumistico il quale è seguito alla caduta del socialismo, dopo il 1990.
John Nada
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