Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
Laissez passer significa lasciapassare, ma anche un invito far eduardianamente passare "'a nuttata" del nazismo. Nuttata che cadde, nel 1940, anche sul mondo del cinema francese, il quale reagì in mille maniere diverse, secondo le mille personalità diverse dei suoi esponenti. Tavernier ci racconta in quasi tre ore di film questi diversi modi, prendendone a paradigma due, quello del regista Devaivre che obtorto collo collaborò con la casa di produzione controllata dai Nazisti Continental, e quello dello sceneggiatore Jean Aurenche, che rifiuto sempre la collaborazione con gli occupanti, pur cercando di continuare a lavorare. Un po' troppo lungo, anche poco appassionante, il film di Tavernier si accende sul finale e, almeno in questa parte, riesce a coinvolgere lo spettatore.
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