Regia di Stefano Incerti vedi scheda film
Il senso della vita, certo, ma il nostro cinema, malato di minimalismo, cerca di ricopiare certe ricette straniere, che poi non è in grado di portare avanti o almeno scegliere le storie vere o meno falsate. Incerti, delude e lo farà anche più vanti con altri film, si è rimangiato certe idee cristalline del suo cinema di inizio. Qui ha dalla sua un cast interessante per il nuovo cinema italiano che certamente gli dà una mano, e bisogna anche riconoscere anche un'idea di montaggio discreta che fonde le varie storie in maniera non ovvia, anche se le storie in sé stesse lo sono. Si cerca a tutti i costi la battuta principe che rappresenta il film, a parte il titolo del film espresso, si fa per dire, dalla Sandrelli, e la si trova, la si perde e poi la si ritrova. Una critica alla società borghese che ha perso i suoi valori, ma fatta in maniera scontata, con qualche impennata, ma che rimane sempre un caso isolato.
Un applauso a Claudio Santamaria che se lo merita
Storie intrecciate bene, ma contenuti che non reggono quello che ci si era in messi in testa di raccontare.
Deludente regia per contenuti stantii
Un persionaggio che le calza a pennello, ed ha le battute migliori di tutto il film
Attrice discreta qui in un ruolo un po' anomalo
Senz'altro più grande del suo ruolo, e lo fa figurare benissimo
Un'attrice che non è mai una qaualsiasi, e la parte la porta anche oltre
Anche i nuovo registi credono in lei, ma non hanno capito che passati i momenti d'oro, dove spesso era doppiata, invece la dovrebbero lasciare ai suoi ruoli Tv, escluso quando un regista se ne sa servire nel bene e nel male, come ha fatto Virzì.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta