Regia di Vicente Aranda vedi scheda film
Nonostante la recitazione canina degli attori italiani (mi perdoni il recentemente scomparso Giuliano Gemma, ma non era affatto al suo posto in questa occasione) il film risulta splendido ed altamente emozionante. Interessante la tematica riportata in auge, quella del sottile rapporto fra amore e potere, dove quest'ultimo perpetrato da chi lo bramava ritorna su di lui per distruggerlo dagli angoli più reconditi e bui dell'animo umano.
L'ossessione di Giovanna fa di lei dama intelligente e vulnerabilissima al tempo stesso, irresponsabile nella sua follia, fragile nella volontà, vittima delle proprie angosce ancorché prima delle proprie brame.
Dati i tempi attuali, tempi in cui come sappiamo manca la vil pecunia per poter creare film degni di questo nome, il di cui sopra risulta essere un piacevole ritorno al passato e le quasi due ore passate davanti allo schermo non lasciano rimorso alcuno.
Per chi sa leggere fra le righe, questo piccolo capolavoro, più di tanti suoi colleghi, rimanda ad un messaggio da cogliere e di cui far tesoro, perché sempre presente, soprattutto ai nostri giorni.
splendida e perfettamente calata nella parte
Basta la sua presenza, "fisique du rôle"
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