Regia di Olivier Dahan vedi scheda film
"E vissero tutti felici e contenti": classico epilogo di ogni favola che si rispetti ! Ma se Cenerentola deve superare e sopportare le angherie di una matrigna e due sorellastre acide ed infide per giungere al lieto fine o Cappuccetto Rosso si deve scontrare con un lupo "en travesti" per riuscire a salvare la sua adorata nonna ben più tortuoso, spaventole e difficoltoso è la strada che condurrà il piccolo Pollicino verso il suo lieto fine!
L'ultimo nato di una famiglia di contadini, Pollicino è lo zimbello dei suoi fratelli. I tempi sono duri: su tutta la regione regna la fame più nera e così i disperati genitori decidono di abbandonare i loro figli nella foresta. E se i piccoli sassi bianchi , raccolti dal previdente Pollicino, sono di grande aiuto per far ritrovare ai piccoli la strada di casa, al secondo tentativo di abbandono le briciole lasciate sul sentiero e mangiate dagli uccelli non riusciranno a ricondurli in salvo: soli nell'immensa e buia foresta sfideranno prima i lupi e dopo il temibile Orco divoratore di bambini.
Ma l'adattamento cinematografico della favola di Perrault ad opera di Olivier Dahan sembra più un mero esercizio stilistico che il racconto del percorso di crescita di un bambino. Tra scenografie come tele dipinte (interessante il lavoro di Michel Barthelemy), giochi di colori e di luci dai toni espressionisti (Alex Lamarque è l'artefice dei forti contrasti) ed interpreti che professionalmente rappresentano, come su di un palcoscenico, i personaggi affidategli (citiamo Romane Bohringer nel ruolo della madre, Elodie Bouchez la moglie dell'Orco e Catherine Deneuve nel ruolo della Regina) assistiamo, più che ad una favola, ad un racconto horror e violento che forse si avvicina al gusto smaliziato dei bambini di oggi ma lascia interdetti sulla necessità ed utilità di un'operazione del genere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta