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The Black Sea

Regia di Derrick B. Harden, Crystal Moselle vedi scheda film

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La recensione su The Black Sea

di alan smithee
6 stelle

locandina

The Black Sea (2024): locandina

42TFF: CONCORSO

Un dinoccolato e muscoloso gigolò nero americano giunge in una cittadina bulgara affacciata sul Mar Nero per incontrare un'anziana sua cliente che lo ha ingaggiato via internet.

Ma, appena in loco, scopre dal figlio cinquantenne che la donna è appena deceduta.

Un po' interdetto, senza poter comprendere la lingua locale, con poche persone che conoscono la sua, l'uomo intelligente zia a girovagare per la città finché incontra una giovane agente di viaggio da cui cerca di ottenere un biglietto per rientrare in patria.

Ma nel frattempo lo derubano di soldi e passaporto, e l'uomo si trova incastrato in quel posto, unico nero in mezzo ad una società che non lo capisce né può aiutarlo.

Costretto a lavorare per il figlio della sua ipotetica cliente morta, un bieco boss locale, l'uomo poco a poco, grazie alla innata capacità di socializzazione, riuscirà non solo ad integrarsi, ma anche a raggiungere il suo sogno, sempre naufragato in patria, di aprire un locale di musica e aperitivi locali, riscontrando peraltro un gran successo e procurandosi le invidie del bieco boss locale.

scena

The Black Sea (2024): scena

Il dinoccolato e simpatico rapper nero Derrick B. Harden dirige, assieme alla regista di The Wolfpack (2015) e State kitchen (2018), Crystal Moselle, una storia dinamica e simpatica, dalle elevate caratteristiche empatiche, merito della simpatia ispirata dal dinoccolato e travolgente protagonista, gigantesco uomo nero bello e attraente, capace, col suo erotismo accessibile e ben poco malizioso, ma anzi naturale e disincantato, di familiarizzare anche in situazioni di evidente difficoltà ed ostilità.

Derrick B. Harden praticamente recita se stesso, e si ripropone per qualcosa di molto simile a chi probabilmente egli è realmente, risultando la carta vincente di un film che vince facile, ma trova anche nella naturalezza e genuinità di ciò che racconta, la sua grande forza empatica che convince e si guadagna simpatie e stima sul pubblico.

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