Anne, moglie di un industriale, è oppressa dalla noia che invade la sua agiata esistenza. Un giorno, mentre sta aspettando che il figlio termini la sua lezione di musica, ode l'urlo di una donna provenire da un vicino bistrot. La curiosità porta Anne a tornare nel quartiere: qui incontra uno degli impiegati di suo marito, anch'egli testimone del delitto, e conversando con lui sente nascere dentro di sé un sentimento...
Note
Secondo film di Brook, illustre regista teatrale, tratto dal romanzo omonimo di Marguerite Duras e sceneggiato dalla stessa scrittrice francese, che vi trasfonde a piene mani le proprie atmosfere intimiste al limite della rarefazione.
Un uomo e una donna si scoprono vivendo insieme, accettando di amarsi, di stare insieme sbranandosi l’uno con l’altra tutti i giorni. E’ un dramma sconosciuto che li ha fatti incontrare ma i due si lasceranno poi senza averlo risolto, senza che succeda niente, ed è questo il problema pechè non succede niente nemmeno fra lo schermo e lo spettatore
Sette giorni fa è deceduto un famosissimo regista teatrale, il britannico Peter Brook. Per il grande schermo diresse solo una decina di film tra i quali l'unico che io abbia visto è uno dei primi: "Moderato cantabile", del 1960, tratto dall'omonimo romanzo di Marguerite Duras. Accadde molti anni fa e non seppi apprezzarlo a dovere, di certo lo vidi distrattamente. Rivistolo da… leggi tutto
“Moderato cantabile” (incluso nella raccolta “I Cavalli di Tarquinia”) aveva già ‘sfiorato’ l’ipotesi di una possibile trasposizione cinematografica nei primi contatti intercorsi fra la Duras, autrice del racconto, e Alain Resnais, che sfociarono poi più proficuamente nella folgorante combinazione letterario-cinematografica di quel… leggi tutto
Sette giorni fa è deceduto un famosissimo regista teatrale, il britannico Peter Brook. Per il grande schermo diresse solo una decina di film tra i quali l'unico che io abbia visto è uno dei primi: "Moderato cantabile", del 1960, tratto dall'omonimo romanzo di Marguerite Duras. Accadde molti anni fa e non seppi apprezzarlo a dovere, di certo lo vidi distrattamente. Rivistolo da…
“Moderato cantabile” (incluso nella raccolta “I Cavalli di Tarquinia”) aveva già ‘sfiorato’ l’ipotesi di una possibile trasposizione cinematografica nei primi contatti intercorsi fra la Duras, autrice del racconto, e Alain Resnais, che sfociarono poi più proficuamente nella folgorante combinazione letterario-cinematografica di quel…
Per le sonatine implacabili di Marguerite Duras, buie di discese. E per Blanche Dubois, sovrano vino di cadute. E per tutti coloro che fra varie parti di sé, scelgono le notti in precipizio.
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Commenti (1) vedi tutti
Un uomo e una donna si scoprono vivendo insieme, accettando di amarsi, di stare insieme sbranandosi l’uno con l’altra tutti i giorni. E’ un dramma sconosciuto che li ha fatti incontrare ma i due si lasceranno poi senza averlo risolto, senza che succeda niente, ed è questo il problema pechè non succede niente nemmeno fra lo schermo e lo spettatore
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