La recensione su Stirpe di sangue

di pimpi

8 stelle

Gli appassionati di commedie giovanili pseudo-horror e decisamente contaminate da una venatura trash DEVONO assolutamente vederlo! Il film è recitato in maniera penosa da un gruppo di babbei bellocci, rappresentanti del tipico colleggiale americano alle prese con le ambite ammissioni nelle confraternite. Camicia da boscaiolo, paranoie infinite sul bere e sull’ubriacarsi, sulla droga e sulle ragazze che, chissà perché, girano alla larga da certi sfigati.
I DIALOGHI sono la vera chicca del film. La perla assoluta di una sceneggiatura debole e banale, scontata e lievemente, ma non troppo coraggiosamente, virata verso tematiche gay. Un esempio della profondità dei dialoghi? “ma, a te, quella tipa piace?” – “beh, diciamo che con lei andrei a mangiare dei kreaker. Oh, che forza! Il mio cane si chiama kreaker!” (e non ci sono doppi sensi, credetemi!!!)… no, accidenti, così non rende! Si deve vedere e basta per capire che razza di genio sia il regista e sceneggiatore DeCoteau. Dicevo, inoltre, che il film fa un leggero cenno all’omosessualità del gruppo di vampiri che gira in Maserati e si abbronza in spiaggia, indossando degli occhiali da sole degni di Essi vivono (pieno design anni ’80!) tanto sono brutti e squadrati. Le allusioni gay, però, sono destinate a rimanere tali, perché il regista, anche autore della sceneggiatura, non osa neppure un bacio tra il carismatico leader della confraternita di vampiri e la matricola sfigata alle prese con l’iniziazione. Scene interminabili, dialoghi lunghissimi e completamente privi del benché minimo senso (è questa la genialata, riempire di parole le scene e non dire assolutamente nulla di sensato!). trama fumosa e ridicola, degna della migliore tradizione trash americana. Da vedere! CON BEN DUE SEGUITI, che corro a procurarmi, uno dei quali sfortunatamente inedito in Italia. MA PERCHEEEEEEEEEEEEè?!