Regia di Jang Jae-hyun vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 26 - CONCORSO "Don't mess with that grave!"
Due moderni sciamani vengono convocati a Los Angeles da un facoltoso imprenditore di origini coreani, affinché cerchiamo di trovare una soluzione per l'ultimo erede della dinastia, un neonato che non cessa di piangere da quando e nato.
I due comprendono che il problema risale nella presenza di anime defunte della famiglia che non riposano in pace, per qualche incompresa ragione.
I due consigliano di fare controllare la tomba ove è stata sepolta l'ultima salma della famiglia, e convocano un esperto geomante (lo interpreta il grande ed indimenticato "old boy" Choi Min-sik) ed il suo efficiente amico, titolare di una ditta di pompe funebri. I quattro scopriranno che il problema non deriva dall'ultima inumazione, bensì da una misteriosa tomba anonima custodita in cima ad una tetta valle circoscritta da folta boscaglia e dalla presenza di volpi inquiete.
Entro questa tomba, che celerà molte sorprese e più di un corpo custodito, si annidano forze del male che sarà difficile debellare e ricacciare nella dimensione a cui sono normalmente destinate.
Dal regista Jang Jae-hyun di The Priest (2015), anch'esso presentato al Feff anni fa, Exhuma è un film tetro e torvo che riesce a riservare momenti di genuina inquietudine piuttosto efficaci.
Ma purtroppo solo a tratti, afflitto da lungaggini narrative sin estenuanti e troppi sotto finali che rendono sin troppo artificiosa la già complessa narrazione. Il grande attore coreano Choi Min-sik inoltre appare un po' troppo bolso, bonario e compassato per dar vita ad un personaggio complesso e tormentato a cui è chiamato a dar volto e corpo il pur eccelso interprete.
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