Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Era una scommessa difficile quella di portare sullo schermo l'idea della ricerca della felicità. Certamente Calopresti non riesce ad esaurire l'argomento, nè a centrarlo pienamente, però ha uno stile efficace che vale da solo la visione del suo film. E' evidente che abbia preso lezioni da Moretti, e sia stato capace di appropriarsi dei suoi utili insegnamenti. La caratterizzazione dei personaggi gli riesce bene, specialmente quella del bizzarro protagonista, un po' narcisista e perennemente in cerca di qualcosa senza sapere neppure di cosa. Alcune scene sono azzeccatissime (quella in cui tutti parlano di cose futili e il protagonista si rende conto della banalità degli argmenti di conversazione della gente), altre forse un po' meno, ma in complesso il film soddisfa ed è un bel cinema, minimalista e intenso.
Interessante e molto originale.
Bellissima, specilamente la canzone dei bravi Avion Travel.
Per una volta, da un'interpretazione decente.
Molto brava e adatta al ruolo.
Apparizione affascinante e forte.
E' molto bravo, e la scelta di essere così compiaciuto e ostentato giova al suo progetto.
Una buona regia, decisa e attenta a determinati particolari e ambienti, limitata dall'astrattezza dell'argomento di cui parla.
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