Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Con questo film Calopresti rischia grosso. Perchè il personaggio che tira fuori da una delle sue migliori interpretazioni è un personaggio ai limiti del grottesco, con espressioni a volte così strane, a volte così ovvie da sconfinare nel ridicolo. Infatti il protagonista si rende conto che fino a quel momento ha vissuto una vita piena di ipocrisia e si accorge che la cosa + importante è la felicità, sua e quella degli altri. A volte basta poco, la felicità è nelle cose piccole della vita che uno non dovrebbe mai farsi mancare. La felicità è nell'amore, negli incontri del destino. Con una sceneggiatura così è molto facile andare fuori strada. Ma il nostro Calopresti sa bene quello che deve fare e si affida ad attori tutti molto bravi, a dialoghi che tutto sommato ripropongono le tematiche fondamentali del nostro vivere quotidiano. Un film imperfetto ma autentico, come i nostri sentimenti.
Un uomo precipita in una crisi esistenziale e decide di andare alla ricerca della propria felicità.
Un grande Peppe Servillo regge una Grande Piccola Orchestra Avion Travel e coglie un grandissimo hit che compare + volte nel film.
Un pò di tutto, ma piccoli cambiamenti.
Calopresti nelle vesti di attore funziona e qui noi vediamo il suo volto cambiare forma, aggrottarsi, un viso che a volte sembra quasi assumere un'espressione beffarda che ci rimane impressa anche grazie ai numerosissimi primi piani: davvero atipici per i nostri tempi. Un personaggio alla deriva, strano, enigmatico, che fa e dice cose strane e che noi non capiamo fino in fondo...è questa l'impressione che voleva darci Mimmo.
Vincent Perez è un attore di cui ho poco sentito parlare. Qui la sua presenza è discreta, fa quel che c'è da fare ma non è un granchè...ma non è comunque una parte molto impegnativa.
Una grande attrice in un ottimo ruolo, una donna che si lascia raggirare da un uomo che la tradiva e che poi non riesce a capire il mutamento interiore del suo ex marito. Il film è pieno di intense espressioni del suo volto...bella e brava.
Una Neri sempre + sulla cresta dell'onda, che man mano che procede la carriera, diventa secondo me sempre + brava. Una maturazione artistica che la rende adatta per questo film, dove interpreta una dolce creatura di cui Calopresti si innamora. Potrebbe personificare anche l'amore, quello che serve per la felicità. I segni del tempo sulla sua pelle si vedono, ma lei è sempre tanto bella ed intensa.
Calopresti si era già fatto apprezzare con alcuni lungometraggi ben fatti, con storie di tutti i giorni con personaggi che vivono le nostre passioni, i nostri sogni, con persone irrequiete che cercano di dare un senso alla loro esistenza. In questo film complesso, reso ancora + difficile da una struttura ad incastro fatta di flashback, analizza la psicologia di questo uomo che cambia atteggiamento nei confronti della vita. Lo fa con una leggerezza ed insieme con una complessità disarmante. Alla fine il protagonista raggiunge un equilibrio esistenziale e si mette in pace l'anima dai sensi di colpa per quell'operaio morto ed interpretato magnificamente da un grande Servillo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta