Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Film costellato di spunti interessanti che però regolarmente si esauriscono nel nulla o, peggio ancora, in una serie di banalità. Servillo è bravo ma quello dell'improbabile fantasma che insegna cos'è la felicità al protagonista è un ruolo ingrato. Calopresti ci spara addosso il suo faccione per tutta la durata del film con foga morettiana; ben presto diventa irritante. Riflessione finale che mi trova concorde con qualcuno che ha già scritto qui la propria opinione. La felicità non costa niente. L'infelicità 4.5 euro (sconto Arci) ad un cinema all'aperto divorato dalle zanzare. Mentre fuori la città pullulava di fanciulle dai vestiti leggeri io mi subivo le masturbazioni mentali del regista!...
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