A sconvolgere la vita di Sergio, architetto sposato, con amante e tanti amici, è un incidente d'auto. È il fattore scatenante che gli fa rimettere in discussione la sua vita. Sergio abbandona tutte le sue certezze e intraprende un vagabondaggio solitario in cui incontra Sara. Un incontro ingannevole e fugace che lo lascerà di nuovo solo. A questo punto sarà Gianni, un suo vecchio dipendente, a fargli da guida verso la conquista della felicità.
Note
Il film ha il raro pregio di mettere in scena la crisi di un uomo insofferente all'ipocrisia e al consumismo, chiuso nel buio di un viaggio nella vertigine e poi riproiettato nel sogno di un'esistenza che abbia al centro quel "Wonderful World" riarriangiato ska, circondato da uomini bambini che ancora non sanno cos'è un mondo meraviglioso e che dunque si manifestano per quello che sono: involontariamente puri.
Il pregiudizio che circonda Calopresti è assurdo. Mimmo da anni coltiva un cinema di sentimenti un "pò patetici", sciocchini, di risposte "ai granelli di sabbia". Un cinema leggero, mor(t)almente forte.
Calopresti si piace e si compiace in un film pieno di divagazioni e di pseudoriflessioni sulla vita e sui sentimenti. Onestamente queste crisi di uomini che vanno incontro alla mezza età e che hanno tutto (professione, famiglia, amante, casa splendida, cultura) mi hanno un po' scocciato. Verrebbe da prenderli per il bavero del cappotto di Armani, scuoterli ben bene e suggerire loro di guardarsi… leggi tutto
Davvero la felicità non costa nulla? Nell'assistere ai travagli del protagonista Sergio la risposta risulterebbe senza dubbio negativa; quanta fatica per giungere a quella serenità interiore capace di placare gli animi intraprendenti e confusi. Ma in fin dei conti tutte queste strade tortuose potrebbero essere evitate se si riuscisse ad apprezzare le piccole cose che ci circondano, persino un… leggi tutto
Ci sono dei momenti, nella vita, in cui non capisci veramente più niente. Sembra che non vi sia nulla di decente a cui aggrapparsi. E allora ti lasci cadere. Mandi a fare letteramente in culo tutto e tutti. Amore, figli, lavoro, amicizie e soprattutto te stesso. Perchè hai sentito dentro di te che qualcosa inevitabilmente si è rotto, si è spezzato, qualcosa ha smesso di funzionare. E quel… leggi tutto
La felicità non costa niente, e detto così sembrerebbe il titolo di un libro di Raffaele Morelli (dio ce ne scampi). Prendete un quarantenne benestante (architetto), mettetelo di fronte ad un trauma (un incidente), fatelo scazzare col mondo a cui fino ad un secondo prima apparteneva (i radical chic), dategli una nuova speranza (un amore nuovo) e relativa tranvata sulla testa (un…
..e fiumi di parole spese a spiegare questo o quel farmaco,effetti indesiderati,allergie,intolleranze....scegliere la giusta forma farmaceutica per chi ha l'ulcera o la colite...indagare sulle abitudini…
Queso film parte decisamente bene, ma decisamente. Poi è un continuo deludere. Si impianta, si aggroviglia sull'egocentrismo di Calopresti, che però non è Moretti, e allora l'interesse scema, scema, scema...ronf... fino al finale un po' assurdo. Poteva essere un buon corto, invece non ha respiro, stanca, si ripete, pure un po' lento. Occasione persa.
trovano poi il giusto percorso di quel lontano auspicio...... in una colorata alba che ha accompagnato il mio ritorno .....nella terra di morfeo ....come un'involontaria cassandra....stanotte...ho trovato la mia strada…
I titoli più spaventosamente ruffiani, ricattatorii e raccattapubblico dell' era moderna. Un inno alla povertà d' idee travestita da slogan "nazionalpopulista".
Un dono inaspettato per tutte le zie con un paio d'…
Critica LA FELICITA' NON COSTA NIENTE e la devo sgridare. Ora, tutti noi conosciamo lo sguardo "prospettico" dell'Amicoz nostro, uno sguardo che dimentica di riflettere ma si flette, si stende per poi estendersi ed…
Film costellato di spunti interessanti che però regolarmente si esauriscono nel nulla o, peggio ancora, in una serie di banalità. Servillo è bravo ma quello dell'improbabile fantasma che insegna cos'è la felicità al protagonista è un ruolo ingrato. Calopresti ci spara addosso il suo faccione per tutta la durata del film con foga morettiana; ben presto diventa irritante. Riflessione finale…
Era una scommessa difficile quella di portare sullo schermo l'idea della ricerca della felicità. Certamente Calopresti non riesce ad esaurire l'argomento, nè a centrarlo pienamente, però ha uno stile efficace che vale da solo la visione del suo film. E' evidente che abbia preso lezioni da Moretti, e sia stato capace di appropriarsi dei suoi utili insegnamenti. La caratterizzazione dei…
Questo film non e' perfettamente riuscito dal punto di vista stlistico come altri di calopresti ma è molto interessante ed ha uh fascino particolare.Mi ha colpito molto per il tema trattato e i tanti spunti che comunque si possono trovare.Il film segue la crisi di un uomo e il percorso interiore duro, durissimo che dovra' compiere per tirarsene fuori.Non era facile riuscire a gestire questa…
Ci sono dei momenti, nella vita, in cui non capisci veramente più niente. Sembra che non vi sia nulla di decente a cui aggrapparsi. E allora ti lasci cadere. Mandi a fare letteramente in culo tutto e tutti. Amore, figli, lavoro, amicizie e soprattutto te stesso. Perchè hai sentito dentro di te che qualcosa inevitabilmente si è rotto, si è spezzato, qualcosa ha smesso di funzionare. E quel…
Un film veramente insostenibile. Calopresti dopo i primi due film belli e intensi, ci proprina questa personalissima parata di luoghi comuni, dialoghi al limite della sopportazione, personaggi appena accennati...posizionando la telecamera sempre su se stesso. Almeno fosse stato un bravo attore.....niente, la sua è una recitazione irritante, che ricorda un dilettante a teatro. Il film non arriva…
Stupendo... è un film che ho visto per puro caso dato che ero convinto di andare a vedere Respiro (era una proiezione gratuita per gli studenti) e che mi ha davvero emozionato. Non so, ho quasi paura di essere ridicolo descrivendo quello che ho provato vedendolo, ma penso di non sbagliarmi affermando che si tratta certamente di un buon film: solido, ben fatto e con ottimi interpreti. Di buoni…
E’ imbarazzante questo film. Si interroga sulla solitudine, la sincerità dei rapporti, il distacco dalle cose, l’essere se stessi, la possibilità di essere felici. Temi che non si affrontano con gli amici in pizzeria, o con il collega di scrivania e nemmeno con la persona che abbiamo scelto al nostro fianco. Riservati, tutt’al più, alle sedute terapeutiche o ai colloqui intimi con…
Davvero la felicità non costa nulla? Nell'assistere ai travagli del protagonista Sergio la risposta risulterebbe senza dubbio negativa; quanta fatica per giungere a quella serenità interiore capace di placare gli animi intraprendenti e confusi. Ma in fin dei conti tutte queste strade tortuose potrebbero essere evitate se si riuscisse ad apprezzare le piccole cose che ci circondano, persino un…
E' un film che fa riflettere su alcuni risvolti della vita. Primo fra tutti l'amore...
L'unica cosa che ci può distruggere o far rinascere in un solo istante...
Lo slogan di lancio (“Un uomo. Due donne. Un incontro magico”) e i vari trailer visti in televisione e al cinema non rendono grazia al nuovo film del regista di “La parola amore esiste”. Lo depistano. Perché il cinema di Mimmo Calopresti è, prima di tutto, il cinema di Nanni Moretti che vive un po’ di più, che pulsa di storie intrecciate e incasinate, che si nutre di sentimenti…
Con questo film Calopresti rischia grosso. Perchè il personaggio che tira fuori da una delle sue migliori interpretazioni è un personaggio ai limiti del grottesco, con espressioni a volte così strane, a volte così ovvie da sconfinare nel ridicolo. Infatti il protagonista si rende conto che fino a quel momento ha vissuto una vita piena di ipocrisia e si accorge che la cosa + importante è la…
Non ho mai assistito ad una masturbazione così lunga e approfondita..... il pubblico non è importante per Calopresti e a quanto sembra neanche gli attori, relegati in particine inconsistenti....
un terzo dei dialoghi è incomprensibile, l'intento del film è incomprensibile, la presunzione si comprende benissimo!!!
Così riassumibile: intellettuale di sinistra che riflette sugli…
Che tristezza! Non il soggetto, ma la sceneggiatura e i dialoghi, i personaggi,
la musica... tutto (non parliamo di quella specie di sogno con il povero Servillo tutto elegantino...) Ormai speravo che film italiani così squallidi, brutti e inutili non se ne facessero più, e invece...
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Commenti (1) vedi tutti
Il pregiudizio che circonda Calopresti è assurdo. Mimmo da anni coltiva un cinema di sentimenti un "pò patetici", sciocchini, di risposte "ai granelli di sabbia". Un cinema leggero, mor(t)almente forte.
commento di bickle