Regia di Augustín Díaz Yanes vedi scheda film
Curioso filmetto nobilitato più che dalla trama, dai signori attori che vi hanno recitato. Nel Paradiso le cose non vanno benissimo, Dio è latitante e sono molti più quelli che vanno all’Inferno che da loro. La boss Fanny Ardant manda un suo angelo (l’eccellente Victoria Abril) in Terra per cercare di accaparrarsi l’anima di un pugile; lo stesso fa uno dei boss dell’Inferno (Gael Garcia Bernal), che manda la Penelope Cruz (al solito brava). Si mettono in mezzo poi pure un tentato golpe negli inferi, e altre cosucce. Da notare due “lampi” di pochi secondi: uno alla fine, si vede il vero aspetto della Penelope Cruz (nel film uomo condannato in corpo di donna), è Javier Bardem, con il quale nella vita reale farà coppia, ma solo molti anni dopo.
L’altro è il rapido passaggio a piedi della deliziosa Yohana Cobo, che incrocia la Penelope (e le dice “cazzo hai da guardare?”), che 7-8 anni dopo avrebbe recitato con Almodovar in Volver, dove la Cruz avrebbe fatto la parte di sua madre (credibile malgrado i soli 11 anni di differenza). Sta Cobo dimostra infatti meno della sua età e è un’altra che buca alla grande lo schermo, vedremo.
Il film prende ma non è il massimo, alla fine io sono per un 6, malgrado abbia più di uno spunto interessante. In Spagna ebbe un buon successo.
Al solito molto brava
Eccezionale, fantastica poi quando fa la diva
Brava
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