Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Le diverse stature di Peppino e Valerio si muovono lungo ambienti squallidi e degradati, quelli della periferia catanese. I due corpi, opposti e forse complementari si confondo nelle prospettive di case, discariche, palazzi tutti uguali. L' uomo e l' ambiente sono due cose che convivono, ma che non sanno piacersi. Così come il rapporto che si viene a creare tra i due personaggi maschili. Quello che prima sembra un interesse lavorativo diventa poi un' ossessione d' amore. Peppino decide di insegnare a Valerio a fare il tassidermista. Sembra voler aiutare il ragazzo. I due iniziano a vivere insieme, a divertirsi insieme.
Garrone racconta questa prima parte in sordina. Piano piano delinea il legame tra i due. Lentamente esce fuori l' amore che Peppino prova per Valerio. Ma che sembra dannatamente impossibile.
Prima è un amicizia, poi qualcosa di indefinibile. Chiamarlo amore non so se è giusto. Per Peppino diventa ossessione, Per valerio anche, ma al contrario. Tra i due, infine, si intromette una ragazza. Che crea dentro Valerio ancora più confusione.
Quello che Garrone costruisce è un triangolo di disperata umanità. Nessuna regola può far tornare i conti. Nessuna legge sembra essere rispettata.
Valerio è semplicemente in balia della ragazza e di Peppino. Si lascia trasportare. Non riesce a scegliere.
Alla fine non sappiamo se tra Peppino e Valerio ci sia stato effettivamente qualcosa, non sappiamo chi è stato a sparare dentro la macchina.
Alla fine rimane la nebbia che ricopre con il suo silenzio tre vite inconciliabili.
La forza del film è nella (non) bravura degli attori. Si creano legami veri tra di loro. Che sono ancora più veri proprio perchè imperfetti rispetto ad una recitazione più ricercata. Scatti degli occhi, urla, risate. Movienti del corpo, profumi, carezze. Sembra tutto così dannatamente vivo e vero che la drammaticità dell' 'epilogo si ricopre ancora di più di angoscia e dolore.
L' amore è impossibile quando chi è amato non crede a quello che sta succedendo.
Peppino ci crede e muore. Valerio ci crede di meno e continua a vivere. L' amore, quindi, è impossibile solo nella vita. Perchè nella vita non crediamo mai fino in fondo a quello che saremmo in grado di fare per un' altra persona.
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