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Ghost Detainee - Il caso Abu Omar

Regia di Flavia Triggiani vedi scheda film

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La recensione su Ghost Detainee - Il caso Abu Omar

di gaiart
8 stelle

E se all''Intelligence' valesse la pena di cambiarle nome ? Il caso Abu Omar dimostra quanto stupidi siano i servizi segreti

 

 

Al cinema, dal 05 febbraio l'inquietante caso di uno dei tanti rapimenti illegali operati dalla CIA e dai cosiddetti paesi democratici

 

 

 

'Ghost Detainee' è in uscita nelle sale dal 05 febbraio. 

 

Terrorismo. Spionaggio. Diritti umani. Segreti di stato.

 

Architettato come un thriller internazionale, ricco di suspense, di questo e molto altro, narrano le vicende del film 

 

 

“Quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede, questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge.”
                                                                                                                                                         

                                                                                                                                                                       Nelson Mandela

 

Il documentario sul caso Abu Omar, l'Imam milanese rapito dalla CIA, per la regia di Flavia Triggiani e Marina Loi, ben scritto con la collaborazione di Luca Fazzo, colpisce e affonda. 

 

Affonda due stati: Italia - Usa . 

 

L'intelligence. Meglio cambiarle nome. 

 

E la vita di un uomo.

 

La vicenda giudiziaria, relativa al rapimento nel 2003 dell’imam milanese Abu Omar, è il primo caso al mondo in cui un sequestro di stato, operato dalla CIA, finisce al centro di un’indagine della magistratura di un paese alleato. 

 

Il film illumina gli errori /orrori della Cia, gli abusi di potere, gli hotel lusso non autorizzatile torture compiute su un uomo la cui colpa primaria è stata quella di avere idee politiche.

 

Il rapimento è ripercorso attraverso interviste esclusive allo stesso Abu Omar e alla moglie Nabila Ghali. Quindi al Pubblico ministero Armando Spataro, vero deus ex machina dell’intera inchiesta e a Niccolò Pollari, all’epoca dei fatti capo dei servizi segreti italiani. 

 

Inoltre si interpellano i giornalisti Mattew Cole della NBC News e Sebastian Rotella del Los Angeles Time, voci autorevoli a livello internazionale. 

 

Ben si fanno intendere, in modo equilibrato e saggio, le dinamiche, gli errori, le sviste madornali, i ritardi della magistratura italiana e dei capi del Sismi, ovviamente tutti assolti e coperti dall''Illegale' segreto di stato.

 

O gli tutti gli agenti Cia, poi graziati dalla mano di Dio: Napolitano

 

Si dovrebbe quindi iniziare cambiando nome all'Intelligence che, ne per strategia operativa, ne per azioni, ne per visione appartiene più a tale nome. Continuando ad operare cosi, genera solo odio su odio e cause perse.

 

 

Grazie all'intervento geniale e chirurgico di Armando Spataro però si è riusciti a far emergere colpe e abusi di un paese alleato. dimostrando che la considerazione italiana all'estero vale meno del due di picche.

 

La violazione dei diritti del singolo si unisce poi alla sovranità di uno stato. Inesistente.

 

Spataro è riuscito a portare termine un anno inutile e doloroso di torture, sevizie, violenze sessuali letteralmente salvando, IN EXTREMIS, col suo intervento, la DIGNITA' DI UN PAESE e la vita a un uomo. Poi risarcito dal tribunale europeo 

 

Abu Omar

Ghost detainee abu omar

 

 

 

 

Il film scatena interrogativi leciti, morali e che non avvallano uno stato di diritto, come gli occidentali vantano di offrire.

 

Alcuni, su tutti, parlano chiaro: i casi di Assange, Manning, Snowden. Di cui le brave registe proporanno altri lavori.

 

Ovviamente, tutti i casi, sono collegati ai soprusi della CIA, alla diffusione di documenti e file su rapimenti, torture, morti improvvise nelle migliaia di prigioni nascoste come Guantanamo. E molte altre. 

 

Vedendo il film nascono quindi domande spontanee e inquietanti se si ragiona a livello empatico.

 

Fin dove può spingersi uno stato democratico? Dove si può arrivare in nome della “ragion di stato”? 

 

Per capirne di più e per chi vuole approfondire anche su Rai play un'interessante visione di 'Presa diretta.

 

Partendo da Assange, il doc collega tutto su soprusi e abusi di potere dai 'cosiddetti' paesi democratici, che lo sono sempre meno

 

Ghost Detainee è scritto e diretto da Flavia Triggiani e Marina Loi. Si avvale della direzione della  fotografia di Alessandro Galluzzi e la collaborazione del giornalista Luca Fazzo. 

Prodotto da ILBE Spa in collaborazione con In Bloom, Flair Media Production e La 7.

 

 

 

 

 

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