Regia di Paul Weitz, Chris Weitz vedi scheda film
Patetico non è un aggettivo esagerato per questo lavoro: anzi, in fondo è forse proprio quello a cui mirano i Weitz nel proporre una simile storia senza capo nè coda, che parte in maniera imbarazzante (uno scapolo allergico ai bambini che finge di avere un figlio in mezzo a un nugolo di ragazze madri e ne esce immacolato) e prosegue tentando invano di risalire la china. La situazione invece peggiora soltanto (evocando perfino lo spettro della pedofilia) e sul piano narrativo la sciatteria si ammira già dall'utilizzo della doppia voce fuori campo in prima persona, espediente fastidiosissimo ed ultraretorico. Ma è evidente che, se l'obiettivo è il grande pubblico e le famiglie, questo è il solo metodo per realizzare il proprio lavoro. Però esistono film commerciali o commedie hollywoodiane di 'largo consumo' in cui i personaggi hanno una signora profondità: qui ci sono solo sagome, che si muovono poco e male (il rapporto fra la madre del ragazzino ed il protagonista, che viene 'risolto' da una battuta casuale - 'non mi sei mai piaciuto' - in una scena qualunque, ne è l'esempio più lampante). Tenersi alla larga o spegnere il cervello durante la visione.
Ricchissimo single piacente quarantenne si finge padre abbandonato dalla moglie per conoscere madri single. L'incontro con un ragazzino di 12 anni, figlio di una delle donne conosciute con questo metodo, gli cambierà la vita: troverà l'amore e smetterà con i sotterfugi. E nascerà una bella amicizia col ragazzino.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta