Regia di Milos Forman vedi scheda film
Rivisto dopo tanti anni, conserva tutta la sua forza graffiante ma anche liberatrice; ancora più di Hair è un manifesto impietoso della cultura degli anni della contestazione. Forman sbarca negli Usa già pienamente maturo come regista, in grado di comporre un affresco straordinario dell'imbecillità americana, sia del mondo borghese e ricco degli adulti (lo strip poker è una sequenza impressionante) sia di quello non meno vuoto dei giovani (i provini musicali alternati alle scene mostrano quanto erano brutti e stupidi). Un film importante e sottovalutato, da cui Altman deve avere imparato parecchio.
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