Regia di Heo Myeong Haeng vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 26 - CONCORSO
"The sound of punches"
Una banda di cyber criminali che agisce dalle Filippine e gestisce una catena di giochi d'azzardo on line truccati, con boss a dirigere in Corea e fido e concreto discepolo nella sede operativa, finisce a doversela sbrigare con il taciturno, manesco e sbrigativo poliziotto corpulento e dal pugno micidiale conosciuto come "Monster Cop".
Costui, facile ad usare le mani, ma anche cuore d'oro con i deboli, si trova ad indagare sull'omicidio di un ragazzo e ad avere promesso alla madre addolorata e suicida di quest' ultimo, di trovarne i colpevoli.
Pur non capendo nulla di informatica, il poliziotto si tiene il caso e riuscirà a sgominare la banda, che nel frattempo si troverà a cambiare vertice direttivo, col numero due, spietato killer, finito a dirigere tutta l'industria del malaffare dopo aver eliminato il superficiale e viziato capo originario.
Botte da orbi, cazzotti come nei film di Bud Spencer, personaggio noto a livello mondiale quest' ultimo è di certo base di ispirazione per la star coreana naturalizzata statunitense Ma Seok-do, ora star di blockbusters a stelle e strisce, perfetto per i ruoli da lottatore manesco ma buono di cuore.
Il film, quarto di una serie nata nel 2017 con The Outlaws e proseguita con tre Roundup se si conta quello attuale, è puro intrattenimento senza pretesa alcuna Un film che consente di spegnere o tenere al minimo le valvole cerebrali e lasciarsi andare al puro ludibrio fracassone e coatto, diretto tecnicamente in modo impeccabile.
Troppo poco? Probabilmente si, ma il cinema spesso è solo grossolano e greve intrattenimento, e per questo è indispensabile che esistano saghe di questo tipo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta