Regia di Pawel Pawlikowski vedi scheda film
tanya scappa dalla russia per raggiungere il suo boy friend inglese che però non la va a prendere e le dice che non la vuole vedere. chiede asilo politico per se stessa e il figlioletto pre-adolescente e vengono portati in una cittadina sul mare e rinchiuso in un centro che li ospita fino a quando la loro domanda non verrà esaminata. tanya potrebbe benissimo rischiare di perdersi in un vortice malefico, ma grazie alla forte padronanza che ha di se e degli altri e al figlio, giovane uomo che ama riamato la madre, riesce a non rovinarsi rimanendo "illibata" in quella sporca terra di nessuno. riesce anche a trovare l'aiuto di un inglese confinato in quel limbo per aver massacrato uno, che non la sfrutta, ma la rispetta fino anche arrivare ad amarlo. purtroppo il lieto fine da favola non si compirà. tanya con l'aiuto dell'inglese scappa dal centro e torna in russia a sistemare le cose per non dover mai più scappare, forse. bravo il regista che non doveva fare un film neorealista sui centri per i rifugiati, ma costruisce la storia di tre persone irrequiete che cercano pace, trovando persino un pò di normalità e serenità sulle coste tempestose di quel rione infernale. gli attori sono tutti e tre bravi con plauso alla protagonista bella e strepitosa. peccato per considine che si +è un pò perso chissà dove.
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