Regia di Corrado Colombo vedi scheda film
Non si riesce a chiudere in un genere perché è un film d'atmosfera, con uno stile serio e tutto suo.
La storia è scontata, ma vieni pian piano coinvolto dall'ambiente,
Il film riesce a trasmettere un'armonia pervasa di malinconia che forse è tipica di una terra che ha la riccheza nella propria storia, una ricchezza di valori umani che gli occidentali cercano di deturpare portando le loro trame. Ma l'alma de Cuba si difende bene, non si lascia contaminare
Storia già vista, ma insolito l'ambiente. Esce il sapore di Cuba proprio dagli attori cubani, dalle case, dalle strade. Vieni pian piano coinvolto dall'ambiente pervaso da un mistero che si dovrebbe(sob) leggere negli occhi della protagonista, che si chiama Alma ...de Cuba. La storia si sviluppa pian piano con i soliti meccanismi, ma gli occidentali e i cubani non mischiano le loro personalità: restano ben distinti sino alla fine dove non può esserci unione tra l'alma de Cuba e lo spirito di nessuno degli occidentali che ha tentato di possederla.
bella, calata nella parte
Gli attori protagonisti
E' lui l'Alma de Cuba
Perfetto. Giusto nella sua parte. anche se in un personaggio stereotipato piace perchè lui ha l'anima... del cattivo, però ce l'ha
raramente convincente, di norma è diligente, si impegna, ma più di così non ce la fa
E' un'immagine , una sorta di bella controfigura di una affascinante donna che sta nella mente di ognuno di noi... ma lei in scena non c'è mai perchè passa tutto il suo tempo davanti allo specchio
L'anima e il buono di questo film esce proprio dalla regia che, a dispetto degli attori protagonisti - lui italiano e lei brasiliana, entrambi beniamini delle fiction televisive italiane - riesce a trasmettere un cuore e a dare un senso alla storia, con il suo stile sempre elegante, armonioso e capace di colpi di coda nei pochi momenti clou della trama. Dovendo gestire un film sull'Alma de Cuba con (paradossalmente) la totale assenza dell'anima dei protagonisti non cubani, peraltro mai convincenti e mai nella storia, la regia fa emergere la non compatibilità tra i personaggi cubani e quelli occidentali, assolvendo così al compito di descrivere una sotria di impossibilità di sinergia fra la personalità dei cubani doc (vedi gli stupendi attori cubani) e la piatta razionalità degli italiani, compresa la protagonista che ahimé non ce la fa a trasmettere l'Alma del Cuba... perchè non ce l'ha... ma la regia ce la fa intuire, compiendo alla fine il miracolo di farci encantar da Cuba.
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