Regia di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett vedi scheda film
Anche se soffre nel confronto con esempi troppo più alti (“Dal tramonto all’alba”, “Ammazzavampiri”), è un divertissement dove nel suo piccolo funziona tutto. Bettinelli-Olpin e Gillet – già validi eredi della saga di “Scream” della quale hanno diretto il quinto e il sesto capitolo – buttano tutto in ciacara e fanno bene: il film è splatter e divertente, con un bel ritmo e facce azzeccate nella loro conclamata aderenza agli stereotipi del genere. Una commedia horror (crossover di difficile riuscita, quindi a maggior ragione lodevole quando colpisce nel segno) in cornice anticata, chiusa in una magione old fashioned lussureggiante dalla quale sembra impossibile fuggire, esattamente come fu anche nel bel “Finché morte non ci separi” (ad oggi la prova migliore del duo di registi).
Robetta, certo, ma se proprio fate i difficili provate a guardare “Renfield” e fate un paragone.
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