Regia di Damian Mc Carthy vedi scheda film
Horror soprannaturale irlandese molto buono, e che fa in diversi momenti veramente genuina paura, sapendo sfoderare disagio e spaventi assortiti, grazie anche ad una dimora ottocentesca a due piani con soppalchi, con sapienza utilizzata come buia location debitrice di certe improvvise visioni alla Ari Aster, e che mettono addosso realmente sensazioni di angosce da pavor nocturnus e apparizioni fantasmatiche e mortuarie subliminali.
Horror soprannaturale in collegamento con il mondo dei morti di produzione irlandese, molto buono e che fa in diversi momenti veramente genuina paura, oltre saper sfoderare spaventi assortiti, grazie anche ad una dimora ottocentesca a due piani con soppalchi, con sapienza utilizzata come buia location debitrice di certe improvvise apparizioni terrificanti alla Ari Aster. Le quali grazie ad una attenta regia di mestiere e di conferma da parte di Damian McCarthy, e alla fotografia di Colm Hogan, sanno far funzionare al meglio quelli che oggi chiamano "jump scare", e sa mettere realmente angoscia, incutere disagi da allucinazioni notturne, apparizioni fantasmatiche e subliminalmente mortuarie.
Bello il finale ironicamente orrorifico che si ricollega ad un racconto all'inizio della storia, anche se il vero piano diabolico e il reale responsabile degli omicidi fin da quello della prima moglie, è facilmente intuibile da ogni spettatore che abbia visto due film in croce, con storie del genere. Curiosamente il disturbante omicidio della citata prima moglie(sempre interpretata dalla ottima attrice irlandese Carolyn Bracken, che dà corpo e volto a lei Dani Odello, e alla sorella gemella sensitiva e dal capello bianco Timmis- Darcy Odello, anche antiquaria di oggetti spaventosi legati a visioni, e fatti di morte) nella tenda da campeggio, può ricordarne uno molto famoso per ogni avvezzo alla cronaca nera italiana. Veramente ben fatta e preparata di tensione, la sequenza della botola nel soppalco.
Buona e appropriata anche la colonna sonora della garanzia come compositore per il genere, Richard G. Mitchell.
Ted_Bundy1979
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