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Terrifier 3

Regia di Damien Leone vedi scheda film

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La recensione su Terrifier 3

di alan smithee
5 stelle

locandina

Terrifier 3 (2024): locandina

AL CINEMA

Lo slasher funziona sempre. Gli incassi pazzeschi nelle sale italiane che, nella serata di Halloween, hanno accolto in anteprima e per la prima volta in sala un film della serie Terrifier ad un solo orario di spettacolo, incassando in totale la bellezza di oltre 1.5 mln di euro (con la concorrenza di due horror in odore di cult come Longlegs e The Substance, da quello stesso giorno in regolare programmazione) ne costituisce puntuale ed incontrovertibile conferma. Le malefatte di quel Pierrot gratuitamente sanguinario per il male che lo muove e motiva, affascinano sin dalla sua prima apparizione in un film, che risale al 2013 in uno dei tre episodi di All Hallows' Eve, proseguita poi col fortunato Terrifier del 2018 e con Terrifier 2 del 2021, senza mai tuttavia, come già precisato, avere l'onore di approdare in sala.

Ma divenendo comunque una serie di culto, a cui il regista Damien Leone ormai non può più rinunciare, almeno finché tale seguito incondizionato dà segni di perdurare.

David Howard Thornton

Terrifier 3 (2024): David Howard Thornton

David Howard Thornton

Terrifier 3 (2024): David Howard Thornton

E mentre Art the clown ci dà lezione su come si massacra una famiglia perbene tutta votata alla serenità e al culto delle lucine natalizie, la folla di millennials affolla in ritardo la sala, scoprendo poi che in realtà nulla si era perso.

Infatti il sanguinario incipit di Terrifier 3 serve probabilmente più a far accomodare i numerosi ritardatari, rumorosi e molesti che raggiungono la sala con colpevole ritardo, ma foraggiati da ingombranti bidoni di popcorn che spandono nel chiuso della sala quel terribile odore di plastica bruciata che una vasta maggioranza di persone trova irresistibile.

Poi, come un horror seriale che si rispetti, la vicenda riprende i personaggi sopravvissuti nei film precedenti, incurante che qualche spettatore abbia completamente scordato le dinamiche dell'azione, e si predispone alla più sadi a mattanza.

Leone è perfettamente a conoscenza di come debba essere costruito e rappresentato un personaggio da psicopatico assassino che generi dipendenza ed aspiri a divenire personaggio di culto come avvenne agli indimenticati Jason Voorhees, piuttosto che Freddy Kruger o Michael Meyers, per citare i più noti.

 

David Howard Thornton

Terrifier 3 (2024): David Howard Thornton

Il killer psicopatico deve in primo luogo parlare poco o nulla, agire in fretta e con determinazione, usare una celata ironia nella mattanza che esegue con cura certosina ed abilità indiscutibile. Caratteristiche che Art the clown possiede tutte, compresa una mimica da pagliaccio che lo rende sinistramente simpatico ed ironico in questa sua furia omicida del tutto gratuita ed irrefrenabile.

Certo questo terzo episodio, efferato ma anche scanzonato come i precedenti, arriva a durare, come del resto anche Terrifier 2, oltre due ore, in evidente contrasto con una regola non scritta che vede un buon horror funzionare alla perfezione entro i 90 minuti di durata.

E dopo oltre due ore di mattanza sempre efferata e sempre senza una reale motivazione a supporto, si esce dal cinema un po' provati, o almeno frastornati.

locandina

Terrifier 3 (2024): locandina

Ma, a pensarci bene, forse un motivo per giustificare la strage della famiglia borghese americana-tipo esiste eccome: il clown punisce in fondo il culto ossessivo ed ossessionante che la famiglia modello americana nutre per quel Natale pagano che è un vero e proprio trionfo del kitch e di ridondanza senza senso.

E dire che di Babbo Natale assassini il cinema ne è stato ottimo propinatore ad un pubblico di appassionati di genere. Per il resto il film, girato con perizia ed abile mestiere, si dilunga sin troppo e si crogiola esaltato nella fiera del massacro senza risultare mai veramente stimolante e ripetendo meccanicamente un suo cliché ben condotto, ma ahimè ripetitivo ed eccessivamente reiterato.

Torna la nuova reginetta dell'horror Lauren Lavera, mentre lo psicopatico mascherato vive sempre attraverso la mimica estrosa e contagiosa del bravo David Howard Thortorn.

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