Regia di Parker Finn vedi scheda film
Un sequel che non delude: Smile 2 mantiene alta la tensione con un'atmosfera claustrofobica e una protagonista che convince.
La postar internazionale Skye Riley (Naomi Scott) si prepara a intraprendere un nuovo tour mondiale, cercando di lasciarsi alle spalle un passato segnato da traumi profondi. Tra questi, la tragica morte del suo fidanzato e attore Paul Hudson (Ray Nicholson), in un incidente che ha lasciato cicatrici emotive indelebili. Mentre Skye cerca di mantenere il controllo sulla sua vita e carriera, eventi inspiegabili iniziano a tormentarla, culminando in un suicidio inquietante a cui assiste in casa del suo amico d'infanzia. Questo evento la trascina di nuovo in una spirale di incubi, visioni e paranoia.
Il film riprende il meccanismo introdotto nel primo capitolo: chiunque assista a un suicidio provocato dall'entità finisce inevitabilmente per diventarne la vittima successiva, alimentando un ciclo di terrore che sembra impossibile da spezzare.
In definitiva, Smile 2 non aggiunge nulla di particolarmente innovativo, ma riesce comunque a mantenere alta la tensione e l'atmosfera angosciante del primo capitolo.
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