Regia di Parker Finn vedi scheda film
AL CINEMA
In fuga con la maledizione del demone che costringe a sorridere, l'agente Joel, contagiato nel primo episodio dalla protagonista Rose, suicidarsi nel.finale, si reca da uno spacciatore per ucciderlo appena sia venuto a contatto col suo sguardo contaminato.
Ma qualcosa va storto, e nella sparatoria che ne segue muoiono due tipi loschi, un terzo giovane spacciatore di nome Lewis viene contagiato per caso e il poliziotto trova una morte atroce investito da un'auto.
La prima a contattare il giovane pusher è la popstar Skye Ryley, dal recente passato tribolato ed intenzionata a rimettersi in sesto, sia fisicamente che psicologicamente, nonché costretta a rispettare i termini dei concerti già programmati da una madre intransigente ed affarista.
Skye contatta Lewis per ottenere antidolorifici necessari a sostenerla per la tensione del.concerto dell'indomani, ma appena incontrato la cantante nota il suo comportamento bizzarro che termina col suicidio e con il contagio della popstar.
Ecco allora che il sadico demone sorridente finirà per lanciare la nota star nel più delirante incubo della sua vita. Qualcosa che la sua precedente dipendenza da stupefacenti nemmeno può considerarsi paragonabile.
Torna Parker Finn con un seguito del suo fortunato e soddisfacente horror Smile, raccontandoci quello che succede immediatamente dopo la fine delmorimo incubo.
E anche stavolta c'è poco da combattere contro una presenza maligna che agisce nell'inconscio ed impedisce ai contagiati di poter distinguere tra incubi e realtà, produce di pertanto reazioni inconsulte a minacce che nessuno altro avverte tranne il contagiato, induce dolo ad azioni che tuttavia hanno conseguenze reali devastanti.
Il film inoltre mira anche a sondare un'analisi sul disagio a cui conduce una sproporzionata notorietà e possiede sfumature sin sofisticate per un horror puro quale è e rimane.
Resta un numero due, quindi un sequel.di qualcosa che è già stato visto, ma in ogni caso ci troviamo dinanzi ad un buon prodotto di genere, sostenuto da un cast adeguato che vede in prima linea una piuttosto convinta Naomi Scott, affiancata da una madre tenace ed ossessiva ben resa da Rosemarie DeWitt.
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