Quattro ergastolani, Marcus, Poupousse, Gippé et Rafik, evadono da un carcere di massima sicurezza. Braccati dalla polizia, per una serie di circostanze finiscono in un monastero, l'unico posto dove sono sicuri di non venire intercettati. Ben presto diventano l'incubo dei monaci presi in ostaggio. Ma tutto potrebbe non essere come sembra... forse qualcuno ha condotto il gioco fin dall'inizio.
Non un capolavoro di certo e con molti debiti di riconoscenza al cinema di Tarantino (da "Le iene" all'apocrifo "Killing Zoe"). Singolare il messaggio assolutamente anticlericale che trapela: in questi anni di buonismo imperante è comunque un evento che va segnalato. leggi tutto
Intenso e delicato viaggio nell'anima che lascia però l'indagine psicologica in superficie, senza approfondire...Mi resta l'impressione di un buon film sviluppato a metà. Molto efficace l'interpretazione della Huller e di tutti i personaggi di contorno. Delicato e mai gratuito: il regista è attento a non spettacolarizzare mai il dolore, cosa rara ormai al cinema... leggi tutto
Per accedere a questa taglist non basta essere cattivi. Bisogna essere diabolici. Bisogna avere le corna, la coda e gli occhi insanguinati. Bisogna ridere sguaiatamente mentre le fiamme ci illuminano il volto. Bisogna…
Intenso e delicato viaggio nell'anima che lascia però l'indagine psicologica in superficie, senza approfondire...Mi resta l'impressione di un buon film sviluppato a metà. Molto efficace l'interpretazione della Huller e di tutti i personaggi di contorno. Delicato e mai gratuito: il regista è attento a non spettacolarizzare mai il dolore, cosa rara ormai al cinema...
Mai si somigliò tanto come allora. D'un pallore iridescente, così privo di scampo, si fece scudo. Le ombre di carne cucinata che da pochi metri proiettavano se stesse, e i di loro effluvi stomachevoli, il bagliore…
BEL FILM CHE PESCA NEI FILM DI GENERE ITALIANI ANNI '70 DOVE LA VIOLENZA E LA REALTA' VISIVA ERANO ANCORA PERMESSE.BELLISSIMO L'INIZIO.NELLA PARTE CENTRALE IL FILM SI AMMOSCIA UN PO' MA NON FA' PERDERE RITMO AD UN FILM MOLTO CUPO E BEN DIRETTO.STRANO.
Non un capolavoro di certo e con molti debiti di riconoscenza al cinema di Tarantino (da "Le iene" all'apocrifo "Killing Zoe"). Singolare il messaggio assolutamente anticlericale che trapela: in questi anni di buonismo imperante è comunque un evento che va segnalato.
Etichettato come horror, il film in realtà è un thriller in piena regola, con tanto di colpi di scena e tensione per tutto l'arco del film.
Perchè sia stato distribuito ad Agosto resta un mistero.
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