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Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice

di Souther78
8 stelle

L'occhio che tutto vede e il triangolo massonici = male. E', forse, questo il messaggio recondito del film, nonchè il motivo del disprezzo della critica? Così male di sicuro non è, e il voto di filmtv sembra più che altro politico.

 
Ci sono innumerevoli film orripilanti, di propaganda di regime, pieni zeppi di messaggi subliminali spesso diretti anche ai giovanissimi, che su siti come questo ricevono onori e grandi riverenze. Uno su tutti, l'imbarazzante debutto registico di Paola Cortellesi.
 

Poi ci sono film che possono essere discreti, belli, brutti, ma che toccano argomenti "tabù", e vengono stroncati ovunque. E' successo con il film sul lavoro di Biglino, con quello sul lavoro di Malanga, con Toxic Skies della compianta Anne Heche (deceduta in modo allucinante, che nemmeno i Kennedy), che addirittura non era stato nemmeno catalogato da filmtv nella filmografia dell'attrice. Apparentemente le feroci stroncature in tutti questi casi nulla hanno a che vedere con le opere in sè, ma sono evidentemente prese di partito.
 
Sorprendentemente, questo sequel di Rebel Moon, pur non avendo nessuna recensione nè commento, ha un voto di 3,5. Come e perchè è un mistero. Ma, soprattutto, per quanto possa piacere o meno, non è dissimile da moltissimi analoghi, che magari sono stati campioni di incassi.
 
Per quanto mi riguarda, ci sarebbero ottimi motivi per denigrare l'opera, sia chiaro. Si parte dalla produzione Netflix, cioè la serializzazione del cinema, la coltivazione della dipendenza da schermo, l'imbastardimento del pubblico e delle produzioni, l'oligopolio e lo strapotere nella produzione, la distruzione della concorrenza e delle voci indipendenti. Si potrebbe quindi continuare con la cronicizzazione dell'opera in sè, che da trilogia è già diventata una esalogia. Praticamente quello che "ai miei tempi" si definiva "miniserie". 
Ma non è di certo per questa ragione che il film può aver conseguito un simile punteggio: se così fosse, non si spiegherebbero i plausi alle innumerevoli produzioni targate Netflix, e perfino alle serie vere e proprie.
 
Ma se gli omologhi (per trama e ambientazione, o per produzione) non sono mai così squalificati... allora com'è che questo lo è? Sarà mica che... Mah, la butto lì eh... l'occhio e la piramide massonici dietro al male incarnato dal reggente? Come mai nessuna testata prende in considerazione questa simbologia? Il messaggio sembra nettissimo: LA MASSONERIA E' IL MALE, L'INGANNO, IL RAGGIRO, L'INFILTRAZIONE NELLA SOCIETA' E NEL POTERE ATTRAVERSO LA MANIPOLAZIONE. Fortissimo il messaggio di verità che arriva dalla sorte della protagonista: indottrinata, elevata e sostenuta, poi pilotata a compiere atti atroci, e quindi scaricata e additata come autrice del complotto. Sembra veramente di vedere la storia di Shiran Shiran o Lee Harvey Oswald.
C'è, forse, un monito ai massoni? Attenti ai vostri padroni, perchè anche se vi lusingano e vi conquistano con favori e carriere, poi vi fregheranno e faranno di voi capri espiatori! Ci piace sognare, e credere che questo sia il messaggio "nascosto" (ma nemmeno tanto) del film.
 
Certo è che non ci sembra possibile denigrare un'opera che, pur ammiccando a varie altre, sublima visivamente le pecche narrative, e ha nella serialità il principale tallone d'Achille. Proprio l'appartenenza a una serie che è stata appena promossa da 3 a 6 episodi si traduce in un appiattimento espositivo che rende perfino le due sole ore di visione (sempre meglio delle 3 che vanno ormai di moda) a tratti noiose e ripetitive.
 
 
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