Regia di Frank Oz vedi scheda film
Per il suo secondo film da regista, Frank Oz continuò sulla via del remake, dopo aver rifatto il cormaniano "Little shop of horrors", mise in competizione due interpreti ben diversi, l'uno un eclettico di straordinaria duttilità, adatto sia ai thriller che ai drammi ed alle commedie, come il britannico Michael Caine, l'altro un esperto e sagace comedian indicato da più parti come uno dei più brillanti della sua generazione, l'americano Steve Martin. Al posto degli originali David Niven e Marlon Brando (mica due qualsiasi), che ne "I due seduttori" proposero per primi, venti e più anni prima questi ruoli e questo canovaccio, hanno avuto recensioni migliori: il film è piacevole, ben recitato e si chiude in modo intelligente, diverte e svaga. Peccato che la seconda parte della storia perda un pò di mordente, e il ritmo ne risenta, altrimenti ci saremmo ritrovati dinanzi ad un gioiellino. Ma tutta la "scuola di seduzione e di savoir faire" che Michael Caine fa al gaglioffo Steve Martin è un divertimento, e il personaggio risolutivo di Glenne Headly è perfetto per suggellare l'indovinata unione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta